La vita nella “Battery Valley”, dove nascono le batterie del futuro
Wolfsburg, Salzgitter e Braunschweig formano la “Battery Valley” del Gruppo Volkswagen: qui i migliori esperti stanno sviluppando le batterie del futuro.
Il Gruppo Volkswagen è impegnato nella più profonda trasformazione della sua storia, un’evoluzione che mette al centro la mobilità elettrica, il software e le più avanzate tecnologie su tutti i fronti.
Uno dei pilastri della strategia riguarda il campo delle batterie: proprio pochi giorni fa il Gruppo ha dato ufficialmente il via ai lavori di costruzione della gigafactory di Salzgitter, nel sito che ospiterà anche la sede di PowerCo - la nuova società del Gruppo per il business delle batterie che sarà responsabile della produzione delle celle, delle operazioni nelle fabbriche a livello internazionale, dell'ulteriore sviluppo della tecnologia delle celle, dell'integrazione verticale della catena del valore e della fornitura di macchinari e attrezzature agli stabilimenti produttivi - un centro R&D, una linea pilota, un’area test, la linea per il riciclo e un centro di formazione.
La Battery Valley
Salzgitter, insieme a Wolfsburg e a Braunschweig, forma la cosiddetta Battery Valley del Gruppo Volkswagen, una sorta di ‘triangolo dell'innovazione tecnologica sulle batterie’. Uno dei vertici è il quartier generale Volkswagen, a Wolfbsurg.
Qui, con un investimento di 800 milioni di euro nei prossimi cinque anni, sarà realizzato il Campus Sandkamp che diventerà il centro di ricerca e sviluppo più moderno d'Europa. E non è un caso che il nome Battery Valley alluda alla Silicon Valley, perché proprio come accade in California, in Bassa Sassonia stanno confluendo i migliori esperti da tutto il mondo per lavorare a un obiettivo preciso: plasmare la mobilità del futuro con nuove tecnologie e prodotti.
Chang Liu
Una di questi è Chang Liu, che lavora nel settore acquisti per le batterie ad alta tensione di Braunschweig. “Vengo dalla Cina e lavoro con colleghi provenienti da Germania, Corea, India, Gran Bretagna e Nord America. L'atmosfera internazionale è molto affascinante, qui ho potuto continuare i miei studi e imparare una lingua straniera allo stesso tempo" racconta l'ingegner Liu, che si è laureata all'Università di Braunschweig nel 2015 e poi ha lavorato nella consulenza tecnica, prima per Volkswagen poi per Audi.
"Ho lasciato Braunschweig tre volte: prima per uno stage ad Amburgo, poi per la tesi di laurea magistrale a Berlino e infine per lavorare in Audi, a Ingolstadt, per un anno". Chang Liu spiega come il passaggio in Volkswagen fosse naturale, visti gli studi all'Università di Braunschweig che lavora in stretta collaborazione con il Gruppo Volkswagen nel campo della tecnologia dei veicoli.
Global Sourcing
All'inizio Chang Liu si è occupata di global sourcing, un'attività interdisciplinare che coinvolge gli ingegneri ma anche gli specialisti del controllo qualità e della logistica. Si negoziano i prezzi con i fornitori, si analizzano i costi di produzione, si garantisce la fornitura di componenti per le batterie e per la produzione. A inizio 2022 Chang Liu è passata al "project purchasing", settore in cui si apportano miglioramenti tecnici alla produzione in serie, mettendo insieme gli spunti che arrivano dallo sviluppo, dal controllo qualità, dalla logistica e dagli acquisti. Tutto questo tenendo sempre a mente l’obiettivo del Gruppo Volkswagen di diventare carbon neutral. “Lavoriamo tutti insieme per ridurre il più possibile la CO2. Per riuscirsi dobbiamo aumentare l'autonomia dei veicoli e rendere la ricarica più veloce, ma ridurre anche i costi per gli utenti. Il mio contributo verso questo obiettivo è individuare fornitori stabili e validi”.
L'ingegner Liu non apprezza solamente il lavoro nella Battery Valley: “Braunschweig e Wolfsburg sono città piccole, ma molto piacevoli, con tanti musei, teatri e ristoranti. Sulle montagne dell'Harz puoi fare escursioni e a volte anche sciare. Mi piace vivere in centro a Braunschweig, dove posso spostarmi con l'autobus oppure in bici, mentre per andare a Wolfsburg prendo il in treno o uso il carpooling”.
Sarah Dieck
Gli ambienti raccolti e la natura piacciono anche a Sarah Dieck, che lavora come project manager nel dipartimento di sviluppo ed elettronica dei sistemi di batterie, occupandosi in particolare dei veicoli ibridi. Anche lei vive in città, a Braunschweig, ed è cresciuta in questa regione. “Qui tutto è raggiungibile in bicicletta, il centro storico è bellissimo e la città non è dispersiva. Le montagne dell'Harz sono vicine, ma anche Amburgo e Berlino sono a portata di mano” racconta la 34enne, che ha studiato economia aziendale all'Università di Scienze Applicate di Wolfsburg e poi ha lavorato nell’ambito della gestione di eventi.
Dopo un periodo in Australia è tornata a lavorare per il Gruppo Volkswagen attraverso un fornitore esterno, avvicinandosi alla mobilità elettrica quasi per caso. Poi si è candidata per una posizione nel settore dello sviluppo di batterie e si è unita al Gruppo. Oggi, nel ruolo di project manager per l'industrializzazione, si occupa dell'avvio della produzione dei prossimi modelli ibridi plug-in. "Praticamente sono un hub di comunicazione, il punto d’incontro per i colleghi di diversi reparti: controllo qualità, approvvigionamento, produzione, pianificazione e logistica" specifica Sarah Dieck.
Dall'ibrido all'elettrico
Secondo Dieck i veicoli ibridi sono un ottimo punto di partenza per quegli utenti che hanno ancora delle riserve sulle auto 100% elettriche: “Possono prendere confidenza con la guida elettrica senza dover abbandonare del tutto ciò che per loro è familiare, dopodiché si appassionano rapidamente” spiega.
Una delle massime priorità, all’interno del Gruppo Volkswagen, è la decarbonizzazione: “Abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per migliorare la situazione climatica. Prima riusciremo a passare ad auto elettriche alimentate con elettricità sostenibile, meglio sarà”.
Innovare per il futuro
Il Gruppo Volkswagen sta dando forma alla mobilità di domani, con veicoli elettrici completamente nuovi, sia dal punto di vista delle batterie, sia per i software; per l’industrializzazione si utilizzano metodi e processi innovativi, tanto per lo sviluppo quanto per la produzione. “Abbiamo colleghi che provengono da tutto il mondo, in molti casi diventiamo amici e la grande diversità culturale è davvero stimolante e fonte di ispirazione” conclude Dieck. Chang aggiunge: “Il Gruppo Volkswagen è un ottimo datore di lavoro, soprattutto per i giovani che vogliono imparare. Attraverso le piattaforme di apprendimento e i programmi formativi di livello base ci si può avvicinare a molti argomenti e svilupparli”.
Insomma, lavorare nella Battery Valley vuol dire cogliere l'opportunità di essere parte di un'azienda globale, vivere dall'interno l'alba di una nuova era della mobilità, lavorare in team interdisciplinari e multiculturali, vivendo in città di piccole e medie dimensioni con un'elevata qualità della vita.
Fonte: Volkswagen - Shaping Mobility Hub
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1