Volkswagen Group Advanced Technologies, il futuro è… dietro l’angolo
Una location strategica, San Francisco, per esplorare le tecnologie dirompenti e scoprire quelle che definiranno il futuro. Il team Advanced Technologies e IT Innovation di Volkswagen Group of America anticipa i tempi sulla strada verso la mobilità di domani.
“Questa è la Silicon Valley, qui nascono le tecnologie più innovative”. A parlare è Florian Neukart, Responsabile del team Volkswagen Group Advanced Technologies di San Francisco. Neukart è austriaco, ha 37 anni ed è uno dei massimi esperti di intelligenza artificiale e computer quantistici.
La missione della sua squadra è tanto semplice quanto ambiziosa: individuare le tecnologie e le tendenze che definiranno il futuro. “Il nostro obiettivo - spiega Neukart - è migliorare le cose per il Gruppo Volkswagen e per i nostri clienti”.
Lo sviluppo tecnologico negli USA

Gli USA, è risaputo, giocano un ruolo chiave per quanto riguarda lo scouting delle nuove tecnologie. Per questo, tramite Volkswagen Group of America, il Gruppo è in prima linea sul fronte della ricerca.
Il team Advanced Technologies conta circa 110 persone ed è operativo in diverse sedi: oltre che a San Francisco, ci sono uffici a Belmont, Auburn Hills ed Herndon – e tutti collaborano attivamente con i colleghi europei, per esempio quelli del Volkswagen Data:Lab di Monaco.
L’Innovation and Engineering Center California (IECC) ha sede a Belmont, in California, e impiega circa 300 ricercatori, che studiano le nuove tecnologie e le loro applicazioni per tutti i brand del Gruppo Volkswagen. Nell’estate del 2019 l’IECC ha incorporato il Volkswagen Electronics Research Laboratory (ERL) di Sunnyvale, California, fondato già nel 1998.
Il “mood” di San Francisco

San Francisco ospita le sedi di Twitter, Linkedin ed Airbnb, oltre a quelle di molte altre tech-company; la città ha ovviamente attirato moltissimi specialisti dell'hi-tech e, anche per questo, nel 2016 Volkswagen ha deciso di aprire proprio qui il suo ufficio dedicato alle tecnologie avanzate (Advanced Technologies). L’ambiente è piuttosto informale e la socializzazione è molto importante: ci si incontra dopo il lavoro in modo informale e ognuno racconta quello che sta facendo - è così che nascono molti progetti comuni.
Anche in una normale giornata lavorativa, metà del team è quasi sempre fuori per qualche appuntamento, per una conferenza o per un viaggio programmato. Essere "in rete" con gli altri è fondamentale. Ma nonostante l'atmosfera "rilassata", tipica delle start-up, gli obiettivi sono tangibili: tecnologie che oggi sembrano fantascienza, domani potranno dare una spinta decisiva al Gruppo Volkswagen, soprattutto in uno scenario in cui le auto si stanno trasformando sempre di più in dispositivi connessi e la mobilità sta diventando un servizio digitale.
I computer quantistici
I computer quantistici rappresentano un ottimo esempio, perché per molto tempo il loro potenziale di calcolo è stato considerato solo dal punto di vista teorico. Ma quando, lo scorso autunno, Google ha annunciato che un computer quantistico ha risolto in pochi minuti un problema matematico che a un computer tradizionale avrebbe richiesto migliaia di anni, l'attenzione su di loro è cresciuta immediatamente.
L'utilità di questa tecnologia è stata dimostrata a Lisbona nello scorso mese di novembre, con un progetto pilota attivato durante il WebSummit. Il Gruppo Volkswagen e l’azienda di trasporto pubblico CARRIS hanno sviluppato un sistema di controllo del traffico intelligente e in tempo reale.
Un progetto innovativo

Durante la sperimentazione, il computer quantistico ha calcolato il percorso individuale più veloce per ognuno dei nove bus, evitando gli ingorghi ancora prima che si formassero, riducendo il tempo di spostamento di ogni passeggero e migliorando il flusso del traffico urbano. Un progetto che può essere trasferito in ogni città e adattato a veicoli di diverse dimensioni. “La sperimentazione a Lisbona è stata la prima al mondo in cui un computer quantistico ha usato un algoritmo in modo produttivo, unendo le analisi e le previsioni del traffico alla definizione dei percorsi e concludendo il tutto comunicandoli all'autista del bus tramite l'app” racconta Neukart.
“I computer quantistici possono fare realmente la differenza nelle simulazioni sui materiali e sulle singole molecole” spiega Andrea Skolik, che lavora insieme a Neukart. Questo potrebbe portare a progressi determinanti nella scoperta di nuovi materiali: per esempio, nella ricerca sulle batterie, il Gruppo Volkswagen usa i computer quantistici per simulare i processi chimici a livello molecolare. Uno studio che potrebbe aprire la strada ad accumulatori ancora più potenti, che sarebbero un pilastro della nuova generazione di auto elettriche.
Il machine learning
A San Francisco gli esperti del Gruppo lavorano anche sul machine learning, altra tecnologia assai promettente. In questo caso gli algoritmi vengono alimentati con enormi quantità di dati, per riconoscere gli schemi ricorrenti e svolgere compiti complessi.
“Le potenziali applicazioni sono moltissime” racconta David Von Dollen, collega di Neukart. “Un esempio? In un'auto a guida autonoma, il computer può dedurre dalle immagini delle videocamere se sta osservando un pedone o qualcos’altro, garantendo la sicurezza”. Sembra banale, ma non è così.
Virtual Concept Car

Al Volkswagen Virtual Engineering Lab, invece, si sviluppa la realtà virtuale per la progettazione e il design dei veicoli: grazie ai visori e ai guanti sensibili, i designer possono visualizzare i prototipi in 3D e intervenire direttamente su di essi con le mani, cambiando forma e componenti, trovando nuovi materiali e valutando immediatamente il risultato.
Questa tecnologia si chiama “Virtual Concept Car” e permette di ‘sperimentare’ molte variazioni in tempi brevissimi, senza dover costruire un nuovo prototipo tutte le volte e abbattendo così anche i costi di produzione.
Il team Advanced Technologies lavora anche allo sviluppo IT inteso come ottimizzazione di siti web nell’ottica di una user experience sempre più immediata e coinvolgente. Di recente, sul sito di Audi USA ha debuttato il nuovo configuratore, poi esteso a tutto il Gruppo. L’obiettivo è non limitarsi a fornire nuove funzionalità ai clienti, ma garantire che abbiano un reale valore aggiunto per la loro vita.
“Ogni volta che troviamo qualcosa che potrebbe essere utile, per prima cosa contattiamo le nostre sedi negli USA, poi Wolfsburg e gli altri centri del Gruppo: dobbiamo trovare altre persone che ci credano e che vogliano investire. Poi programmiamo il prototipo a livello software e quando è pronto lo presentiamo ai reparti che reputiamo più interessati”. In questo modo prendono vita e si diffondono molte buone idee: dagli Stati Uniti alla Germania, e poi sulle auto che guidiamo tutti i giorni.
Fonte: Volkswagen AG