L'estrazione del litio: fatti e cifre da conoscere
Le auto elettriche possono dare un contributo significativo in termini di tutela ambientale. Ma l'attività mineraria che riguarda il litio, utilizzato per le loro batterie, è spesso oggetto di critiche. Il dibattito riguarda l'estrazione delle materie prime nei deserti salati del Sud America. Ecco alcuni dati, per provare a fare chiarezza.
Di quanto litio c'è bisogno nel mondo?
Il mercato globale del litio, metallo alcalino, sta crescendo rapidamente. Tra il 2008 e il 2018 la produzione annua totale dei principali Paesi produttori è passata da 25.400 a 85.000 tonnellate. Uno dei più importanti fattori di crescita è stato il suo utilizzo per le batterie dei veicoli elettrici, ma il litio si usa anche per le batterie dei computer e degli smartphone, così come nelle industrie del vetro e della ceramica.
Dove è maggiormente disponibile?
Con 8 milioni di tonnellate, il Cile ha le maggiori riserve di litio a oggi conosciute, poi vengono l'Australia con 2,7 milioni di tonnellate, l'Argentina con 2 milioni e la Cina con 1 milione. Parlando invece dell'Europa, in Portogallo ce n’è in piccole quantità. Le riserve globali sono stimate intorno ai 14 milioni di tonnellate, cioè 165 volte il volume produttivo del 2018.
Dove ne viene estratto di più?
Secondo i dati forniti dall'United States Geological Survey, nel 2018 il principale fornitore di litio è stato l'Australia, con 51.000 tonnellate, davanti al Cile (16.000), alla Cina (8.000) e all'Argentina (6.200).
Queste nazioni sono quelle che storicamente hanno dominato la scena, con l'Australia che ha guadagnato la leadership ai danni del Cile negli ultimi anni.
Come cambiano i metodi di estrazione?
Il litio che viene dall'Australia è estratto nelle miniere, mentre in Cile e in Argentina si trova nei deserti salati, le cosiddette saline. In quest'ultimo caso il litio è presente nell'acqua dei laghi salati sotterranei, che viene portata in superficie e fatta evaporare in grandi vasche. La soluzione salina che ne deriva viene processata ulteriormente finché il litio non è pronto per essere utilizzato.
Perché l'estrazione del litio viene criticata?
Le inchieste sull'estrazione del litio nelle saline sono all'ordine del giorno. In alcune aree gli abitanti lamentano un aumento della siccità, che mette a dura prova gli allevamenti di bestiame o fa seccare la vegetazione. Per gli esperti non è ancora chiaro se la siccità prolungata sia effettivamente collegata, e in quale misura, all'estrazione di litio.
Ciò che è certo è che l'acqua potabile non è necessaria per produrre il litio; il problema è fino a che punto l'estrazione di acqua salata porti a un afflusso di acqua dolce e come ciò vada a impattare sulle falde acquifere che si trovano ai margini delle saline.
Le ricerche sono in corso ma, per esempio, nel Deserto di Atacama in Cile non sono stati ancora raccolti dati sufficienti sulle acque sotterranee. Inoltre vanno tenuti in considerazione anche altri fattori, come l'estrazione del rame, il turismo, l'agricoltura e il cambiamento climatico.
Da dove viene il litio usato dal Gruppo Volkswagen?
Il Gruppo Volkswagen lavora a stretto contatto con i produttori di batterie, per avere la certezza di utilizzare litio estratto in modo sostenibile lungo tutta la catena di approvvigionamento.
Lo scorso anno il Gruppo ha firmato un memorandum d’intesa con l’azienda cinese Gangfeng, che estrae il litio da diverse miniere in Australia. Per i veicoli elettrici Volkswagen viene impiegato anche litio proveniente dal Cile.
Qual è la posizione del Gruppo Volkswagen rispetto alle criticità relative all'estrazione del litio?
Volkswagen sta raccogliendo dati, con il supporto di esperti indipendenti, per capire la situazione delle falde acquifere nel Deserto di Atacama in Cile. In linea di principio tutti i fornitori del Gruppo Volkswagen sono obbligati per contratto a rispettare elevati standard di tutela ambientale e sociale. E questo - ovviamente - si applica anche ai fornitori di litio.
L'obiettivo è garantire un approvvigionamento sostenibile di materie prime. E proprio in quest’ottica l’azienda è anche parte di progetti come la Responsible Minerals Initiative e la Global Battery Alliance del World Economic Forum.
Quali sono le prospettive a lungo termine per la domanda di litio?
Secondo il Premio Nobel M. Stanley Whittingham, che ha gettato le basi scientifiche per le batterie utilizzate oggi, "il litio continuerà a essere importante per i prossimi 10-20 anni". Allo stesso tempo, si prevede che il numero di auto elettriche continuerà a crescere: solo il Gruppo Volkswagen punta a portare su strada circa 26 milioni di veicoli elettrici entro il 2029.
Ma, sempre considerando il lungo termine, molte materie prime verranno riciclate e questo ridurrà la necessità di estrarre “nuovo” litio. Tuttavia questo processo non avrà molto peso fino al 2030, quando le batterie usate saranno ‘restituite’, alla fine del ciclo di vita delle auto, in grandi quantità.
Fonte: Volkswagen AG