Un indice di sostenibilità per certificare l’impegno dei fornitori
Per il Gruppo Volkswagen la sostenibilità passa anche dai fornitori, che devono soddisfare tutti i requisiti fissati. Un concetto che si applica a tutte le aziende con cui il Gruppo collabora, a prescindere dalle dimensioni e dalla tipologia di fornitura. Ecco come Audi lavora con i propri partner.
Sempre più aziende chiedono ai loro fornitori di dimostrare che operano in modo sostenibile. Con questo intento, Audi ha introdotto il proprio indice di sostenibilità già nel 2017.
L’indice, noto anche come S-Rating, è obbligatorio per l’intero Gruppo Volkswagen dall’1 luglio 2019: influenza in maniera sensibile le attività di approvvigionamento e si applica indistintamente per tutte le aziende partner, inclusi i fornitori più piccoli.
S-Rating, l’indice di sostenibilità
A ciascuno dei fornitori è richiesta la compilazione di un questionario standardizzato di auto-valutazione, che riguarda la sostenibilità delle operazioni svolte, dal punto di vista sociale e ambientale. Nel 2019 ben 12.646 aziende hanno inviato le proprie informazioni al Gruppo Volkswagen.
Se le risposte al questionario non sono ritenute soddisfacenti si attivano ulteriori verifiche di conformità, con un esperto indipendente che fa visita all’azienda esaminando accuratamente aspetti come la sicurezza e un utilizzo efficiente delle risorse nella produzione. Nel corso del 2019 sono state effettuate 1.331 ispezioni per conto del Gruppo, seguite da ulteriori controlli per verificare che le lacune individuate siano effettivamente colmate.
Alla fine del processo di S-Rating, ogni fornitore viene giudicato positivamente o negativamente, quindi rispettivamente idoneo o non idoneo per la stipula di un contratto. Non ci sono zone grigie: la convenienza economica non è l'unico fattore decisivo per ricevere una commessa.
Etica e rispetto dell'ambiente
All’interno della propria organizzazione Audi ha fissato standard elevati su temi come l'etica aziendale, la sostenibilità e la protezione ambientale - e si aspetta lo stesso dai suoi fornitori. Per stringere una partnership è infatti necessario condividere gli stessi valori e le stesse ambizioni: in ambito sociale, due esempi pratici sono prevenire la corruzione e creare un ambiente lavorativo sicuro e sano.
Altrettanto significativi sono aspetti quali l’utilizzo responsabile delle risorse naturali, come l'acqua, o l’evitare gli sprechi, sempre a titolo esemplificativo. Ogni azienda deve definire delle linee guida ufficiali su questi argomenti, integrandole nelle proprie procedure e comunicandole ai propri collaboratori, per far sì che le seguano giorno dopo giorno.
I “Sustainability Talks”
Un'autodichiarazione di sostenibilità da parte di Audi richiede necessariamente indicazioni precise e sistemi di gestione che ‘governino’ le pratiche aziendali di tutti i business partner. Per assicurarsi che ciò non si traduca in un blocco dei processi a causa della burocrazia, Audi ha attivato i “Sustainability Talks”: incontri formativi dedicati alle aziende che contano da 50 a 500 collaboratori.
In queste occasioni si tengono dei workshop durante cui degli specialisti esterni presentano le modalità migliori per definire linee guida per la sostenibilità ‘snelle’ ed efficaci.
Piccole imprese, grandi risultati
La Holfelder GmbH, azienda bavarese che produce le giacche indossate dai collaboratori Audi e alcuni articoli della Audi collection, dimostra come anche le imprese più piccole possano raggiungere grandi risultati.
Holfelder sta lavorando autonomamente alla propria strategia di sostenibilità, e su linee guida etiche e ambientali; dall’1 agosto 2019 è membro della Business Social Compliance Initiative (BSCI), progetto che ha l'obiettivo di garantire migliori condizioni di lavoro in particolare negli stabilimenti tessili asiatici ed europei; infine, sta anche ripensando l'utilizzo dei prodotti chimici, per ottenere la certificazione Global Organic Textile Standard (GOTS).
In questo modo la Holfelder continuerà a migliorare il proprio S-Rating, diventando sempre più sostenibile.
Gli standard delle Nazioni Unite
Per aziende come Audi è importante che tutti si muovano nella stessa direzione, per rendere la filiera dei fornitori davvero sostenibile. E ciò vale per ogni singola azienda partner, a prescindere dalle sue dimensioni.
I Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite descrivono 17 obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile. L’implementazione dell’indice di sostenibilità contribuisce agli obiettivi identificati come numero 8 (condizioni di lavoro e crescita economica), numero 12 (produzione e consumi responsabili) e numero 16 (pace, giustizia e istituzioni autorevoli).
Fonte: AUDI AG