Auto e intelligenza artificiale: le sette domande principali
Quando un oggetto è in grado di imparare e prendere decisioni diventa più simile a noi: per questo l'intelligenza artificiale ha un ruolo fondamentale nella guida autonoma.
Le auto diventeranno più “social” e comunicheranno con tutto ciò che le circonderà: con le altre auto per evitare traffico e incidenti, con gli altri mezzi di trasporto, con le infrastrutture, come per esempio i semafori. Perfino con i lampioni e i ristoranti. E potranno essere utilizzate anche da persone che non possono guidare, come i non vendenti o i bambini.
Non c'è intelligenza senza una vera interazione. I singoli componenti lavorano insieme, imitando il comportamento umano: i sensori forniscono dati ai computer, proprio come i cinque sensi inviano informazioni al cervello, dove vengono processate e trasformate in input. Nelle persone questi input arrivano alle braccia, alle gambe e agli organi. In un'auto a guida autonoma il computer centrale invia istruzioni ai freni, allo sterzo o al climatizzatore.
Confronta la situazione contingente con una grandissima mole di dati storici. Quando riconosce uno schema collaudato lo prende a esempio, ma il risultato è un nuovo scenario che a sua volta viene confrontato con i dati del passato. Non appena viene rilevata una differenza rispetto a uno schema già noto, ne viene scelto un altro ritenuto più appropriato.
Dai dati - più ce ne sono, meglio è. I sistemi vengono “allenati” dopo avere incamerato una certa quantità di dati, e si confrontano con un’ampia varietà di sfide: da scenari come la neve fuori stagione, a simulazioni in cui un bambino attraversa la strada rincorrendo un pallone. Se i risultati non sono soddisfacenti vengono aggiunti altri dati.
Anche se vengono considerati tutti i possibili modi in cui un'auto si può scontrare con un'altra, l'intelligenza artificiale non saprebbe cosa fare se un aereo atterrasse sull'autostrada. In una situazione del genere, il sistema cerca di comportarsi in modo da non nuocere a nessuno, quindi probabilmente farebbe accostare l'auto a destra e si fermerebbe, proprio come un conducente in carne ed ossa.
La tecnologia digitale è già avanzatissima, e sono stati percorsi con successo centinaia di migliaia di chilometri in fase di test. Il deep learning è fondamentale. La sovrapposizione di vari strati di dati - cioè il risultato dell'esperienza di moltissimi veicoli diversi - permette al software di riconoscere e classificare un numero di situazioni praticamente incalcolabile.
Ogni tecnologia può sbagliare in alcune situazioni. Ma, secondo gli esperti, la guida autonoma porterà a una drastica riduzione del numero di incidenti, e di conseguenza del numero di persone in essi coinvolte.
Fonte: TOGETHER.net – Volkswagen AG