La mobilità di domani ha un nome: SEDRIC
La mobilità di domani, per il Gruppo Volkswagen, ha il volto di SEDRIC: un veicolo autonomo, elettrico, completamente connesso e fruibile anche da chi, oggi, per diversi motivi non è in grado di guidare.
Con SEDRIC, il Gruppo Volkswagen ridefinisce il concetto di mobilità individuale dando vita a una vera e propria piattaforma integrata per la mobilità che unisce la guida autonoma di livello 5 – quindi senza volante e senza pedali – alla trazione 100% elettrica. Una piattaforma innovativa, completamente connessa, che può essere utilizzata da chiunque, anche in condivisione.
“Mobilità per tutti, al tocco di un pulsante” è il credo di Johann Jungwirth, CDO del Gruppo. E SEDRIC ne è la massima espressione: si può “chiamare” utilizzando OneButton, un dispositivo compatto dotato di un pulsante specifico, con segnali luminosi colorati che indicano la posizione precisa del veicolo. Il tutto, grazie a una completa connettività e all’integrazione con l’intero ecosistema stradale. Una volta riconosciuto l’utente, le portiere a scorrimento si aprono e SEDRIC accoglie i passeggeri in un vero e proprio salottino dagli spazi ampi e dal design essenziale ma assolutamente funzionale. Gli utenti possono poi interagire con SEDRIC in modo semplice e immediato, non solo per definire la destinazione ma anche per regolare le impostazioni all’interno dell’abitacolo.
Già, l’abitacolo: un vero e proprio concentrato tecnologico, in grado di creare un ambiente confortevole per i passeggeri. Il parabrezza è un grande schermo OLED trasparente a realtà aumentata, che funge da centro di controllo per l’avanzatissimo sistema infotainment. La differenza fondamentale rispetto a tutte le altre automobili attualmente in circolazione, però, è evidente non appena le porte scorrono e si accede all’abitacolo: l’assenza di volante e pedali fa la differenza, e il comfort la fa da padrone.
SEDRIC è nato nel Volkswagen Group Future Center di Potsdam, alle porte di Berlino. È la realizzazione concreta del progetto USP (acronimo che sta per Urban Shared Pod), avviato con l’intento di creare una soluzione di mobilità innovativa, diversa rispetto a tutto ciò visto fino a quel momento.
L’obiettivo è la Mobility-as-a-Service (Maas), ovvero semplificare la vita delle persone anche dando nuove possibilità a chi, per diversi motivi, oggi non è in grado di guidare. Basti pensare ai disabili – un esempio per tutti, i non vedenti – ai bambini o agli anziani.
E, proprio in base ai gruppi di utenti e all’utilizzo, il Gruppo Volkswagen ha progettato diverse varianti di SEDRIC: dal capostipite alle versioni Schoolbus, 42 (ispirata al celebre maggiolino Herbie 53), Nightlife fino a SEDRIC Active, presentato al CEBIT 2018 e dedicato agli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta. Un’ulteriore testimonianza della versatilità di questo mezzo e della sua elevata fruibilità.
Fonte: Volkswagen AG