Il Gruppo Volkswagen riorganizza la fornitura dei chip
L'utilizzo dei semiconduttori nell'industria automotive raddoppierà nei prossimi anni e saranno sempre di maggiore qualità. Per questo è importante lavorare a stretto contatto con i fornitori.
I componenti elettronici e i semiconduttori sono sempre più importanti nell'industria automotive e sempre più presenti all'interno dei veicoli. Sono fondamentali nella produzione di massa, ma anche nel progresso delle innovazioni e senza di loro non si possono lanciare nuovi prodotti sul mercato. Così, considerando anche la crisi dei chip che ha investito il settore automotive nell'ultimo biennio, il Gruppo Volkswagen sta riorganizzando la catena di fornitura di questi componenti adottando una nuova strategia: l'obiettivo è creare processi di approvvigionamento che siano stabili a lungo termine e che possano supportare la leadership del Gruppo tedesco in termini di tecnologia e competitività.
I semiconduttori
Come si può determinare la domanda e la disponibilità globale di questi componenti? "Con un elevato grado di trasparenza nella catena del valore dei semiconduttori, con la conoscenza esatta dei componenti utilizzati. Per questo è importante estendere la gestione del rischio ai singoli componenti elettronici, per individuare tempestivamente i colli di bottiglia ed evitarli. Sia per i semiconduttori, elementi di importanza strategica, sia per gli sviluppi futuri del Gruppo, ci affideremo all’acquisto diretto dai produttori” ha spiegato Dirk Große-Loheide, Membro del Consiglio di Amministrazione del brand Volkswagen con responsabilità per gli Acquisti e Membro del Management del Gruppo. Ciò cambierà radicalmente le dinamiche del passato, quando i componenti elettronici, come le centraline, venivano acquistati dai fornitori di primo livello che decidevano liberamente quali elementi utilizzare. Nel prossimo futuro, invece, ci sarà una collaborazione più stretta con i fornitori del Tier 1, per definire quali saranno i semiconduttori e le altre parti elettroniche da utilizzare.
Hardware e software
Per affrontare questa grande sfida, garantire la fornitura di semiconduttori e tutelare la produzione, all’inizio del 2022 il Gruppo Volkswagen ha attivato la task force COMPASS. Facendo tesoro di quanto appreso durante la crisi dei chip, sono state identificate aree di azione strategica e successivamente sono state sviluppate e implementate soluzioni a lungo termine. Il Semiconductor Sourcing Committee (SSC), invece, è stato creato per far lavorare tutti i brand del Gruppo a stretto contatto con i fornitori. Del collegamento si occupano i rappresentanti dei dipartimenti Acquisti e Sviluppo dei brand, di Volkswagen Group Components e di CARIAD. "La trasparenza nella catena del valore dei chip consentirà di individuare e implementare più rapidamente alternative tecniche in caso di colli di bottiglia, mentre la riduzione delle varianti hardware porta a un minor grado di complessità del software” ha dichiarato Karsten Schnake, Membro del Consiglio di Amministrazione di Škoda Auto con responsabilità per gli Acquisti e a capo della task force trasversale ai Brand e a tutte le funzioni COMPASS (Cross Operational Management Parts & Supply Security).
Elettrificazione e guida autonoma
L'aumento della domanda di semiconduttori è dovuto all'elettrificazione dei veicoli e alla tendenza all’uso sempre più frequente delle funzioni di assistenza alla guida, fino alla guida completamente autonoma. Questa evoluzione richiede anche un maggiore utilizzo di chip ad alta tecnologia, mentre la domanda per quelli più comuni rimarrà stabile oppure crescerà ulteriormente. Non è un mistero che negli ultimi decenni, le innovazioni del settore automotive abbiano portato ad un grande aumento dell'uso di semiconduttori: nelle auto di fine anni Settanta una Porsche 911 aveva una centralina con otto microchip, mentre oggi una Škoda Enyaq ha circa 90 centraline, per un totale di circa 8.000 componenti elettronici.
Un settore in crescita
Questo sviluppo dell'elettronica a bordo influenza anche il valore dei componenti elettronici presenti in ogni veicolo, che entro il 2030 sarà più che raddoppiato, rispetto alla media odierna di circa 600 euro. Secondo le analisi e le valutazioni del Gruppo Volkswagen, il settore automobilistico sta diventando un cliente sempre più importante per l'industria dei chip. Oggi l'industria automotive è al quinto posto tra i maggiori acquirenti, con un volume globale di acquisti di semiconduttori di circa 47 miliardi di dollari. Entro il 2030, invece, il settore auto dovrebbe salire al terzo posto, aumentando il volume di mercato fino a 147 miliardi di dollari.
Fonte: Volkswagen Newsroom
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1