Come si diventa carbon neutral? L’esempio dell'impianto di VrchlabÃ
A Vrchlabí le emissioni di CO2 sono state ridotte da 45.000 a 3.000 tonnellate all’anno, poi bilanciate tramite misure di compensazione. Un risultato raggiunto principalmente grazie all’uso di energia rinnovabile, e anche gli altri stabilimenti produttivi ŠKODA si apprestano a diventare carbon neutral. Vediamo come.
Nel percorso verso la sostenibilità e la decarbonizzazione del Gruppo Volkswagen, alcuni mesi fa ŠKODA aveva annunciato la volontà di rendere carbon neutral tutti i suoi stabilimenti in Repubblica Ceca. L'impianto di Vrchlabí è stato il primo a raggiungere questo obiettivo, alla fine del 2020. Un processo complesso, che ha coinvolto tutte le aree dello stabilimento, con particolare attenzione al passaggio a energia elettrica da fonti rinnovabili.
“Nel 2020, oltre il 90% dell'elettricità utilizzata a Vrchlabí proveniva da fonti rinnovabili. Se avessimo usato fonti non rinnovabili avremmo emesso 45.000 tonnellate di CO2, mentre in questo modo siamo scesi a meno di 3.000 tonnellate” calcola Pavel Grmela, coordinatore del progetto del dipartimento Ecologia e Sicurezza sul lavoro.
Essere carbon neutral risparmiando energia
Dichiarare di essere carbon neutral prevede, ovviamente, una trasparenza totale e per questo ŠKODA richiede i certificati di origine dell'energia che acquista, così da avere la certezza che provenga da fonti rinnovabili. In ogni caso, il primo passo per diventare carbon neutral è risparmiare energia e proprio per questo fine nel 2020 sono state implementate circa venti diverse misure per il risparmio energetico. Tra queste spiccano l'introduzione di un sistema di gestione dell'energia particolarmente efficiente, l'ottimizzazione dei sistemi di regolazione della temperatura - ventilazione e climatizzazione - la chiusura dei circuiti di riscaldamento inutilizzati e la sostituzione o la regolazione intelligente dell'illuminazione.
Nel solo 2020, la gestione oculata del consumo di energia ha portato a un risparmio di oltre 2.000 MWh di energia termica e di quasi 1.500 MWh di elettricità, l'equivalente del fabbisogno annuo di circa 1.000 famiglie. "L'energia più pulita è quella che non deve essere generata", spiega Grmela.
Compensare le emissioni
Per bilanciare le emissioni di CO2 attualmente inevitabili, ŠKODA ha acquistato crediti di compensazione. “Nel 2020 abbiamo compensato la combustione del gas naturale, cosa non necessaria nel 2021 perché siamo passati al biometano. Ora stiamo lavorando sulle emissioni dei liquidi refrigeranti e delle auto aziendali. Continueremo a studiare e adottare nuove misure” aggiunge Grmela, che poi spiega come parte della compensazione per lo stabilimento di Vrchlabí derivi dall'acquisto dei crediti di due parchi eolici in Asia.
Progetti locali
“Altre attività includono la collaborazione con il Parco nazionale dei Monti dei Giganti, programmi di piantumazione – per esempio, nel 2020 sono stati messi a dimora 40.000 alberi nelle vicinanze dello stabilimento – e progetti per la tutela della biodiversità ", racconta Jiří Svatý, Coordinatore dei Servizi Tecnici dello stabilimento di Vrchlabí.
Attività che, non essendo certificate, non contribuiscono a migliorare il bilancio di CO2, ma dimostrano l’attenzione di ŠKODA su queste tematiche. L’obiettivo di rendere tutti gli impianti carbon neutral entro il 2030 è realistico.
Il biometano e la biomassa
Il passaggio dal gas naturale al biometano è una questione importante, perché porterà a zero le emissioni di tutto ciò che funziona a gas, come le unità di cogenerazione di Vrchlabí e Kvasiny. A Mladá Boleslav, invece, verrà implementato l'uso esclusivo della biomassa – che oggi viene bruciata insieme alla lignite – entro la fine del 2025. “Con questa evoluzione ci avvicineremo alla neutralità per quanto riguarda la produzione di energia per tutta l'azienda” conclude Pavel Grmela.
L'impianto di Vrchlabí
Lo stabilimento di Vrchlabí è attivo dal 1946 e nel 2012 è stato trasformato in un sito per la produzione di componenti all'avanguardia. Oggi, circa 1.000 collaboratori costruiscono ogni giorno 2.300 cambi automatici a doppia frizione a sette marce (DSG) DQ 200: il 38% è utilizzato in veicoli ŠKODA, il 62% è destinato ad altri Marchi del Gruppo Volkswagen. La produzione totale ha superato i tre milioni già nel 2019.
L'impianto utilizza i principi dell'industria 4.0: ad esempio, un processo molto delicato come quello dell'inserimento dei pistoni del cambio è gestito con l’aiuto di un robot. All’interno dell’impianto operano anche un robot che si occupa di consegnare i componenti e riportare gli imballaggi vuoti al magazzino, e un altro capace di trasporto autonomo. Tra le soluzioni innovative implementate spiccano un cosiddetto “gemello digitale” della linea di produzione, utile per la sua ottimizzazione, e altri sistemi di intelligenza artificiale.
Fonte: ŠKODA
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1