Donne nel settore tech: le esperte IT Audi che sviluppano la mobilità del futuro
Non solo auto sempre più connesse: la digitalizzazione è un trend che caratterizza moltissimi processi aziendali. In Audi, un numero crescente di specialiste IT sta guidando la trasformazione.
Quello legato alla digitalizzazione è un settore in continua evoluzione, che ogni azienda tiene in grande considerazione per l’ottimizzazione e lo sviluppo dei vari processi. Audi non fa eccezione, e osserva un trend interessante: in molti casi i ruoli chiave per progetti hi-tech sono ricoperti da donne. Alcuni esempi? L’introduzione dell'intelligenza artificiale nella produzione, la sostenibilità in ambito motorsport e, naturalmente, la trasformazione dell'automobile. Anna Vogt, Daniela Buch, Kirsten Wellkamp e Lea Schwarz condividono visioni e raccontano le proprie esperienze all’interno di diversi dipartimenti tecnologici.
Dalle superiori all'università
Per Anna Vogt, che si occupa della governance dei dati relativi a produzione e logistica, il primo momento importante è stata la scelta del percorso di studi universitario. “Ho scelto ingegneria meccanica dopo aver partecipato a un corso di robotica alle scuole superiori; mentre ero all'università sono entrata in contatto con MAN e il Gruppo Volkswagen, dopodiché ho iniziato come apprendista in Audi. Guardando indietro, sono davvero felice di quella decisione” racconta. In Audi si occupa della gestione dei dati della produzione, assicurandosi che i primi siano sempre disponibili in ogni momento del processo: “Io e i miei colleghi della P Data Factory ci assicuriamo che i dati siano curati tanto quanto le macchine e le strutture; conservarli nel modo corretto è fondamentale per utilizzare l'intelligenza artificiale, per esempio” aggiunge Vogt.
Verso l'intelligenza artificiale
“Stiamo sviluppando casi d’uso per l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati, che utilizziamo per supportare i team interdipartimentali nella produzione Audi. Con il successo di ChatGPT tutti parlano di modelli linguistici e vogliamo implementare qualcosa di simile nella produzione. In questo modo chi lavora alla manutenzione avrebbe l'opportunità di interagire con un bot, che potrebbe dare suggerimenti e consigli per semplificare il lavoro” spiega Anna Vogt, che poi si rivolge alle giovani donne, consigliando loro di mantenere la mente aperta e valutare settori di cui potrebbero non aver mai sentito parlare. “I lavori scientifici e tecnologici sono ancora svolti in maggioranza da uomini, anche se il numero di donne è in crescita. Ci sono grandi possibilità di carriera e opportunità di sviluppo”.
Accettare le sfide
Daniela Buch si occupa dell'analisi dei dati nella produzione e nella logistica. Dopo il diploma alle scuole superiori, ha iniziato a lavorare come consulente nel settore automobilistico. “Il mio primo impatto con il mondo del lavoro è stato duro: dovevo mettere in funzione un sistema di stoccaggio automatizzato per minuterie e tutti mi dicevano mi mancavano le conoscenze e l’esperienza per riuscirci, ma li ho smentiti. Per me è stato un punto di svolta: ho deciso che avrei sempre accettato le sfide” racconta Daniela, che attualmente lavora nel reparto Data Driven Production all'interno del dipartimento Data Analytics. “Il nostro obiettivo è far fare un salto di qualità alla produzione grazie all'intelligenza artificiale; attraverso i dati vogliamo progettare impianti e processi più efficienti. La manutenzione predittiva è un ottimo esempio: monitoriamo costantemente le condizioni dei macchinari per evitare interruzioni improvvise e prevedere i tempi ideali per effettuare la manutenzione”.
Passione e fiducia
Daniela Buch è convinta che l'analisi dei dati e l’intelligenza artificiale siano cruciali per la trasformazione di Audi nell’ottica della produzione basata sui dati. Insieme ai colleghi, sta lavorando a un programma specifico pianificando analisi strategiche, individuando aree di attività per l’implementazione dell’IA ed elaborando le roadmap necessarie. “Alle donne che scelgono un settore tecnico consiglio di avere fiducia in loro stesse. È importante evolversi e continuare ad apprendere per tutta la vita, e ciò vale in particolare per le professioni tecniche. In parallelo si può lavorare sulle competenze trasversali, mostrando con orgoglio il proprio impegno e i propri risultati” conclude.
Analisi dei dati
Kirsten Wellkamp lavora nell’ambito dell’analisi dei dati. Ha iniziato la propria carriera come ingegnere industriale specializzato in meccanica, ma dopo il primo anno in Audi è passata al settore IT. “Ho trovato un team incredibile che mi ha supportato in quella transizione, così ho deciso di specializzarmi ulteriormente e approfondire le mie competenze IT, dedicandomi all'analisi dei dati” racconta Kirsten, che ricopre il ruolo di Data Development Lead. “Sono responsabile di un team di sviluppo dell'analisi dei dati e di diversi prodotti IT, tra cui dashboard, report e analisi per vari dipartimenti Audi. Il lavoro è molto sfaccettato: ci assicuriamo che i prodotti funzionino correttamente, valutiamo come migliorarli e ne creiamo di nuovi”.
La prossima generazione di batterie
Un esempio dell’attività di Kirsten Wellkamp è l’analisi dei dati delle batterie dei veicoli elettrici durante e dopo il processo di produzione. I dati rimangono all'interno della batteria per tutta la vita e possono essere analizzati via software: “I reparti Controllo Qualità e Sviluppo Tecnico collaborano partendo da questi dati per migliorare la prossima generazione di batterie” racconta Wellkamp, che poi condivide un consiglio per le colleghe che si affacciano al settore. “Noi donne tendiamo a pensare troppo. Quindi, in un contesto professionale, penso che sia importante scoprire quali sono le cose che ci interessano davvero. Quando ero a scuola, non avrei mai pensato che avrei lavorato nell'informatica e che mi sarebbe piaciuto così tanto”.
Sicurezza funzionale
Lea Schwarz è Responsabile dello Sviluppo di funzioni di guida e di gestione dell'energia. La sua passione per le auto viene da lontano: “Da bambina mio padre mi portava a vedere le gare del DTM e mi spiegava la tecnologia. Da lì è iniziato tutto, poi ho deciso che volevo sviluppare io stessa le auto da corsa, così ho scelto di studiare ingegneria meccanica. All'università ho fatto parte del team Formula Student, grazie a cui ho imparato a prendermi delle responsabilità e a sviluppare velocemente le mie competenze. Un ulteriore momento molto importante è stato l’elaborazione della tesi sulla sostenibilità nel motorsport” racconta Lea, oggi a capo di un team composto da 16 persone, dislocate in varie sedi, che si occupa principalmente della sicurezza funzionale.
Mai arrendersi
“Definiamo il modo in cui le funzioni dell'auto operano durante la guida e il loro utilizzo dell'energia. Un esempio è la gestione del sistema start-stop e delle sue logiche di funzionamento”. Insieme al suo team, Schwarz si occupa di tutto il processo di sviluppo e dell'intera catena funzionale, assicurandosi che la funzione si comporti esattamente come è stata programmata. Il suo consiglio a tutte le donne che guardano a una carriera in ambito tecnico? “Penso sia molto importante trovare ciò che ci appassiona e concentrarsi su quello; quando si decide di fare qualcosa, dovrebbe essere l’opportunità o la sfida che fa per noi. È più facile dare il massimo quando si lavora su qualcosa con entusiasmo e convinzione, senza lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà: quando ci si appassiona a qualcosa, si può studiare qualsiasi materia o svolgere qualsiasi lavoro”.
Fonte: AUDI AG
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