Mobilità intelligente: l’auto connessa dialoga con l’infrastruttura
Una sperimentazione dedicata alla mobilità connessa e intelligente sulla A4 Torino-Milano: protagonista la tecnologia Car2X completamente integrata di Volkswagen Golf, in grado di comunicare direttamente e in tempo reale con l’infrastruttura autostradale e di segnalare al conducente la presenza di un cantiere lungo il tragitto.
Guidare la transizione verso la mobilità di domani: con questo obiettivo, Volkswagen Group Italia ha unito le forze con ASTM Group, azienda attiva nel settore delle reti autostradali, e con la sua società tecnologica SINELEC, per una sperimentazione che ha messo al centro l’auto connessa e il dialogo bidirezionale con l’infrastruttura.
Un test approfondito
Per la prima volta in Italia si è testata la comunicazione tra un’auto di serie, la Volkswagen Golf, e l’infrastruttura autostradale in condizioni di traffico aperto. La tratta Arluno-Rho sull’autostrada A4 Torino-Milano è stata appositamente attrezzata e resa di fatto una smart road, con l’installazione di specifici sensori; la presenza di un cantiere in carreggiata è diventata lo scenario di test individuato per valutare l’efficacia della comunicazione.
La base tecnica per il progetto è stata la piattaforma software Emeras, sviluppata da SINELEC, che garantisce l’integrazione con i sistemi ITS (Intelligent Transportation Systems) su strada e rende possibile l’interconnessione bidirezionale real-time tra veicoli e infrastrutture, raccogliendo e aggregando le informazioni del caso e attivando la distribuzione di messaggi geolocalizzati in base allo scenario rilevato.
Attraverso la piattaforma, e grazie alla propria tecnologia di bordo avanzata, la Volkswagen Golf e i sensori installati lungo il tratto autostradale sono riusciti a scambiarsi i rispettivi dati in tempo reale e con grande precisione, segnalando con ampio margine al conducente la presenza del cantiere.
Il Car2X Volkswagen
La Volkswagen Golf ha i requisiti ideali per questa sperimentazione, grazie alla propria tecnologia Car2X evoluta e completamente integrata, introdotta di serie – per la prima volta in Europa - proprio su questo modello e disponibile su diversi modelli del Gruppo Volkswagen. La tecnologia si basa sullo standard wireless Wi-Fi p, particolarmente adatto per la comunicazione locale tra veicoli, che opera senza utilizzare la rete dei telefoni cellulari e, nel raggio d’azione del sistema, fornisce una copertura totale.
Dal punto di vista pratico, la novità più rilevante è che il sistema installato a bordo della vettura è in grado di scambiare – quindi inviare e ricevere – informazioni direttamente con l’ambiente circostante, senza l’ausilio di una on board unit esterna. Una soluzione che garantisce un’elevata efficienza. Il Car2X Volkswagen è in grado di coprire un raggio fino a 800 metri in pochi millisecondi, scambiando informazioni con altri veicoli dotati dello stesso sistema e con i sensori dell’infrastruttura.
La tecnologia, inoltre, sfrutta il principio dell’intelligenza collettiva: ciò significa che migliorerà progressivamente con l’aumentare dei veicoli che la utilizzeranno, con evidenti benefici in termini di sicurezza.
Dall’auto connessa alla guida autonoma
Il test ha evidenziato una parte del potenziale dell’auto connessa, che si manifesta in primis in termini di sicurezza, ma anche di sostenibilità ambientale, grazie a una possibile gestione ottimale dei flussi di traffico e alla conseguente riduzione della congestione, e di una user experience sempre più evoluta.
Uno scenario in cui il software ha un ruolo cruciale, che trova concretezza nel percorso di trasformazione del Gruppo Volkswagen: la digitalizzazione e in particolare il software rappresentano uno dei pilastri della strategia NEW AUTO, che sta avanzando grazie a ingenti investimenti, all’integrazione di competenze specifiche – con CARIAD, la software company del Gruppo – e con un focus sulle piattaforme tecnologiche, che porteranno allo sviluppo di un sistema operativo unificato per i veicoli di tutti i brand.
La mobilità intelligente – già oggi possibile grazie all’auto connessa, con una successiva e naturale evoluzione verso la guida autonoma – passerà necessariamente anche dalle smart road e richiederà la stretta collaborazione di tutti i player coinvolti: costruttori automobilistici, aziende tecnologiche, gestori delle infrastrutture, istituzioni e centri di ricerca.
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1