Car2X e C-V2X, tecnologie al servizio della sicurezza stradale
Auto connesse e intelligenti che comunicano tra loro, con gli altri utenti della strada e le infrastrutture. Sembra uno scenario da fantascienza ma Audi lo sta già trasformando in realtà e le potenzialità sono ancora maggiori.
Oltre a perseguire una mobilità sostenibile a zero emissioni, Audi è impegnata nello sviluppo di auto sempre più sicure. Un obiettivo che può essere raggiunto anche grazie alle tecnologie Car2X e C-V2X, che permettono diverse possibilità di comunicazione nel traffico connesso.
La tecnologia Car2X funziona grazie alle SIM card integrate nelle auto, che in questo modo possono inviare e ricevere informazioni sia da altri veicoli che dall'infrastruttura stradale, per esempio dai semafori. La comunicazione avviene quasi in tempo reale: l'auto si identifica all'interno della rete con il proprio codice univoco, i dati circolano in forma anonima e vengono conservati solo per un breve periodo di tempo.
Che cosa è il C-V2X
Il protocollo C-V2X è una evoluzione recente del Car2X, rispetto al quale si avvantaggia degli standard di comunicazione mobile 4G/5G.
L'abbreviazione, infatti, sta per Cellular-Vehicle-to-X, dove la X finale può rappresentare vari utenti della strada, elementi del traffico o altri veicoli, ma può anche includere semafori, strisce pedonali, segnali stradali, scuolabus, operai e altro ancora.
Con il protocollo C-V2X i dati vengono trasmessi direttamente da e verso il veicolo senza necessità di utilizzare la rete cellulare.
Prevenire i pericoli
Tutte le informazioni raccolte vengono riassunte sulla strumentazione per avvisare il conducente circa la prossima situazione da affrontare, che sia un tratto di strada ghiacciata, un incidente o un cantiere dietro a una curva. In questo modo il guidatore può prepararsi ai potenziali pericoli e reagire in modo appropriato.
"La tecnologia Car2X ha il potenziale per ridurre ulteriormente il numero di incidenti gravi e di decessi stradali" spiega Andre Seeck, Responsabile del Dipartimento di Tecnologia dei Veicoli dell’Ufficio federale tedesco per la rete stradale. Anche gli esperti dell'ADAC - l'automobile club tedesco - sono d'accordo e chiedono che questa tecnologia venga resa presto obbligatoria.
Proteggere gli scolari
Ogni anno, negli Stati Uniti, circa cento scolari muoiono in incidenti stradali; i feriti sono 25.000. Proprio in questo contesto si inserisce il progetto Audi, che ha l’obiettivo di incrementare la sicurezza degli utenti della strada più vulnerabili.
Al momento è in fase di test in Georgia un protocollo di comunicazione tra i veicoli Audi, gli scuolabus e i segnali di pericolo che si trovano davanti alle scuole. Grazie al C-V2X questi segnali si illuminano e avvisano i conducenti sia dell'approssimarsi di un'area scolastica (durante l'orario delle lezioni) sia dell'eventuale superamento dei limiti di velocità. Gli scuolabus, invece, avvisano i veicoli in avvicinamento quando gli studenti salgono o scendono.
Progetti globali
Sempre negli USA, ma in questo caso in Virginia, Audi sta sperimentando un giubbotto di sicurezza per i lavoratori dei cantieri stradali dotato della tecnologia C-V2X. Un progetto in cui la Casa di Ingolstadt collabora con il Dipartimento dei Trasporti della Virginia e con il Virginia Tech Transportation Institute.
Il giubbotto invia segnali di avvertimento ai conducenti che si avvicinano al cantiere e informa i lavoratori sui veicoli in arrivo, raddoppiando così la sicurezza. Sia questo progetto che quello riguardante le aree scolastiche possono essere replicati a livello globale, come spiega Anupam Malhotra, Responsabile dei Servizi Connessi di Audi of America: "È necessaria la giusta infrastruttura e per questo stiamo esplorando il modo in cui possiamo coinvolgere gli investitori privati. Vorremmo che questi miglioramenti della sicurezza non comportassero costi aggiuntivi per i nostri clienti".
Ridurre lo stress e proteggere i dati
I servizi di informazione sul traffico ottimizzano il comportamento alla guida e riducono i livelli di stress del conducente. "Di solito il semaforo giallo pone un dilemma a chi è al volante: attraversare o frenare? Ma con le informazioni sul semaforo e il conto alla rovescia per il rosso, è molto più facile prendere la decisione giusta" aggiunge Malhotra, che poi parla della protezione dei dati. "Per Audi ha la massima priorità. Quando un'auto connessa entra in un'area urbana, il sistema Car-2X le assegna un token che però è valido solo in quella città. In questo modo è impossibile identificare il numero di targa o il proprietario del veicolo".
Il futuro del Car2X
L'uso della tecnologia Car2X potrà essere ampliato ad altri veicoli ed utenti. Nelle e-bike, per esempio, potrebbe essere integrata nel telaio per avvisare i ciclisti delle auto in avvicinamento. Inoltre, non appena il software richiederà meno spazio di archiviazione e meno potenza di calcolo, anche i pedoni potranno utilizzarlo tramite i loro smartphone.
Un altro scenario possibile è quello dell'integrazione con i sistemi di assistenza alla guida dei veicoli: per esempio l'impianto frenante potrebbe impedire di attraversare un semaforo rosso. Anche per quanto riguarda il traffico e i parcheggi, il Car2X potrebbe suggerire itinerari alternativi e aree di sosta libere, evitando inutili ingorghi.
Fonte: AUDI AG