Mobilità elettrica: dopo le auto e i treni, è la volta degli aerei?
Nel campo dell'aviazione, principale responsabile delle emissioni nel settore dei trasporti, il processo di elettrificazione sta muovendo i primi passi e nel 2022 sono attesi i primi aerei elettrici, ma la sfida è ancora aperta.
Il contenuto originale è stato creato da National Geographic ed è pubblicato su nationalgeographic.com nell’ambito della partnership con AUDI AG. Copyright: National Geographic; Foto: Yassine Khalfalli, Harry Woulds, Eviation, Simon Fitall, Joel Jasmin
Il mondo dei trasporti sta virando rapidamente verso l'energia elettrica con l'obiettivo di salvaguardare il pianeta. In particolare, le automobili e i treni stanno diventando sempre più sostenibili, mentre al contrario si prevede che il trasporto aereo incrementerà di sette volte le proprie emissioni entro il 2050.
Un aumento che non è sostenibile per il pianeta e che i singoli utenti possono limitare solo in parte, scegliendo compagnie "green", cercando di compensare le emissioni, oppure semplicemente volando di meno. Ma non si tratta certo di una soluzione definitiva.
La sfida del peso
Far volare un aereo elettrico pone molte sfide: la principale riguarda il peso delle batterie che sarebbero necessarie per un volo di lungo raggio. Si tratterebbe di una massa tanto pesante che l'apparecchio non riuscirebbe nemmeno a decollare.
Tuttavia, ogni anno vengono venduti due miliardi di biglietti relativi a voli inferiori alle 500 miglia (805 km) e, per i voli a corto raggio, il potenziale di un aeroplano “green” diventa molto più interessante.
Il corto raggio
Harbour Air è la più grande compagnia aerea di idrovolanti del Nord America: ha una flotta di 40 velivoli a elica, con cui trasporta ogni anno circa 500.000 passeggeri su 30.000 voli commerciali, sorvolando montagne innevate, pinete e acque limpide e incontaminate.
Tutte le rotte durano meno di 30 minuti, una condizione perfetta per i motori elettrici. "Siamo già una compagnia aerea a impatto zero, ma vogliamo fare di più” spiega il CEO Greg McDougall. “Stiamo per convertire all'elettrico tutta la nostra flotta".
I vantaggi economici
La Harbour Air ha attivato una partnership con magniX - società specializzata nell'aviazione elettrica - per creare il primo volo commerciale al mondo a zero emissioni, che decollerà nel 2022.
L'operazione è positiva non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico: a un piccolo aereo servono 400 dollari di carburante per percorrere 100 miglia, mentre a un apparecchio elettrico delle stesse dimensioni occorrono solo 8-12 dollari di elettricità, senza contare i maggiori costi di manutenzione di un motore termico tradizionale. Inoltre non ci sono vibrazioni, il rumore del motore è minore e il comfort maggiore.
Il medio raggio
Nel caso dei voli a medio raggio, invece, il discorso è più complesso, ma la start-up israeliana Eviation sta cercando di renderlo più semplice con un nuovo aereo chiamato Alice: un velivolo spinto da tre eliche rivolte all'indietro con una fusoliera inferiore piatta per generare più portanza.
"Abbiamo progettato l'aereo intorno al sistema di propulsione, che è più compatto e leggero di uno tradizionale e consente soluzioni non convenzionali" racconta il CEO Omer Bar-Yohay. Alice potrà trasportare nove passeggeri fino a un'altezza di 10.000 piedi, con 650 miglia di autonomia. Il volo inaugurale è previsto per il 2022 ed Eviation ha già raccolto i primi ordini.
La sfida tecnica
Ma le sfide per il trasporto aereo elettrico rimangono: le migliori batterie al litio forniscono 250 Wh per ogni kg di peso, mentre il carburante liquido ha un'energia specifica di 11.890 Wh per ogni kg di peso, e negli aeroplani la massa conta molto di più che nelle automobili.
Ci sono poi le normative internazionali dell'aviazione e la sicurezza da tenere presenti: sono stati necessari anni per definire una regolamentazione completa, sicura ed estremamente rigorosa. Tuttavia, le regole previste per i motori tradizionali non hanno senso se applicate all'elettrico, come per esempio quella della Federal Aviation Administration, che prevede che le batterie al litio siano chiuse in un involucro ermetico. Ovviamente questo non consentirebbe di utilizzarle per alimentare un motore elettrico. Potrebbero quindi essere necessari degli anni per adeguare i regolamenti alle nuove tecnologie in questo settore.
L'idea dell'ibrido
Un’opzione per facilitare il passaggio dal termico all'elettrico nell'aviazione potrebbe essere l’ibrido. In un volo di medio raggio da 950 miglia (circa 1.500 km), per esempio, le emissioni di CO₂ potrebbero essere ridotte drasticamente se il motore elettrico venisse sfruttato in momenti chiave, in particolare durante il decollo e l'atterraggio.
Alcuni aerei ibridi sono già pronti per la produzione: il progetto E-Fan X di Airbus, Rolls-Royce e Siemens utilizza un motore elettrico da due Megawatt e verrà lanciato nel 2021, mentre Easyjet sta collaborando con Wright Electric, con l'obiettivo di utilizzare aerei elettrici per i suoi servizi regolari entro dieci anni.
Fonte: AUDI AG