Massimo Nordio: perché insisto sulla ricarica ultrafast
Alcuni esempi concreti, da parte dell'AD di Volkswagen Group Italia, su come la ricarica HPC faccia la differenza per chi guida un'auto elettrica.
Molte persone mi chiedono perché insista a ribadire, in ogni occasione, l’importanza della ricarica ad alta potenza (o HPC, High Power Charging).
Credo che la risposta migliore sia portare degli esempi concreti. Ho già spiegato il mio punto di vista di utente abituato a viaggiare in full-electric da parecchio tempo, e lo confermo: per molti l’e-mobility è già matura per l’uso quotidiano, ma in alcuni casi è necessaria della programmazione.
Con una maggior, e più capillare, diffusione della rete di ricarica HPC questa necessità si ridurrà sensibilmente, rendendo la user experience sempre più semplice e piacevole.
Le lunghe distanze
L’esempio più immediato è lo spostamento sulle lunghe distanze: oggi, prima di mettermi in viaggio, devo considerare una o più soste per il rifornimento e verificare la presenza di punti di ricarica lungo il tragitto. Nulla di particolarmente impegnativo, secondo la mia esperienza personale (come sapete viaggio spesso tra Verona e Roma).
Ma, evidentemente, se i punti di ricarica HPC fossero disponibili nelle aree di servizio autostradali, non dovrei più programmare la sosta (e, nella maggior parte dei casi, uscire dall’autostrada per ricaricare) e potrei fermarmi in qualsiasi momento.
Se non si può ricaricare a casa
Ci sono poi persone che vorrebbero comprare un’auto elettrica ma non lo fanno, per una motivazione molto semplice e per nulla banale: non hanno la possibilità di installare una wall-box o una colonnina condominiale e ricaricare così l’auto a casa. Io, per esempio, mi trovo nella stessa situazione.
Per il rifornimento, in questi casi, l’unica opzione è la rete pubblica, ma anche potendo disporre di colonnine quick o fast, i tempi sono piuttosto lunghi. Con l’HPC, o ricarica ultrafast, i tempi si riducono notevolmente e il "film" cambia completamente.
La partenza dell’ultimo minuto
E ancora: se decidessi di mettermi in viaggio all’ultimo minuto ma avessi la batteria scarica, non potrei partire se non dopo qualche ora. Con la ricarica HPC, la questione non si pone: in pochi minuti posso ricaricare e mettermi subito al volante.
Un’ultima osservazione, sui costi. Al momento, per l’HPC sono più alti rispetto a quelli per la ricarica domestica, ma sono certo che anche in questo caso con gli sforzi congiunti di tutti i player coinvolti si arriverà a una soluzione intelligente e conveniente.
L’impegno di Volkswagen Group Italia non si limita all’offerta di modelli a zero emissioni, ma va oltre. La nostra collaborazione nell’apertura dell’Enel X Store di Roma è il primo passo concreto in tal senso.
Massimo Nordio
AD di Volkswagen Group Italia