Future Center: gli utenti al centro di ogni progetto
Alle porte di Berlino, 100 designer ed esperti del digitale lavorano alle soluzioni per la mobilità del futuro e allo stesso tempo sperimentano nuove forme di collaborazione.
Tutto è iniziato con un acronimo: USP, che sta per Urban Shared Pod. L'obiettivo era sviluppare una piattaforma di mobilità che gli utenti potessero condividere e che fosse diversa rispetto a tutto quello che si era visto prima. Tutto il resto era da decidere, e per farlo si doveva partire da una lista di domande come: questa piattaforma risolve i problemi delle persone? È divertente? Semplifica la vita di tutti i giorni? È d'ispirazione per qualcuno?
Il Future Center di Potsdam
Un centinaio di designer, sviluppatori, specialisti IT ed esperti di user experience stanno lavorando sulla mobilità di domani al Volkswagen Group Future Center di Potsdam, la capitale dello Stato di Brandeburgo. Nel settore automobilistico tutte le Case sono impegnate in questo senso, in un modo o nell'altro, ma ciò che rende particolare il loro lavoro è l’approccio: il focus non è sullo sviluppo di nuovi prodotti, ma sulla ricerca di prospettive inedite. La prima domanda a cui rispondere è: che cosa vogliono gli utenti?
Concentrati su poche cose per risolvere molti problemi
Potrebbe sembrare ovvio, ma è davvero un approccio nuovo nella storia di un Gruppo ricco di tradizioni. In passato la produzione di automobili era condizionata dalle innovazioni tecnologiche, e ai reparti Design e IT venivano ”semplicemente” assegnati dei compiti precisi da svolgere. Ma l'era digitale richiede una nuova cultura del lavoro: l'obiettivo è trovare soluzioni rapide e flessibili, cucite su misura in base alle esigenze dei clienti, per progettare prodotti digitali capaci di apprendere e adattarsi. “Risolvere più problemi possibili concentrandoci su meno cose: puntiamo a questo. Lavoriamo in team agili e interdisciplinari, senza gerarchie né capi. Riceviamo i feedback dei nostri utenti e li valutiamo velocemente”, spiega Alisa Goikhman, UX Designer per le interfacce intelligenti.
Capire i clienti sempre meglio
Gli innovatori del Future Center hanno una filosofia chiamata “human thinking”. Tutto ruota intorno alle persone, alle loro necessità e al loro benessere. E - ovviamente - a quello che il Gruppo Volkswagen può fare per rafforzare la loro fiducia nei confronti delle nuove soluzioni di mobilità. Le attività del team USP sono iniziate alla fine del 2016, con due fasi sprint di quattro settimane. I membri del team hanno camminato per le strade di Berlino sottoponendo ai passanti la loro lista di domande. Poi hanno valutato le risposte, mettendo a fuoco gli spostamenti degli utenti per capire meglio le loro esigenze nel corso delle varie fasi della vita. Durante la quarta settimana, poi, il team ha costruito il primo prototipo dell‘USP, con telaio di legno e sedili gonfiabili. “Qui al Future Center facciamo per conto nostro la maggior parte delle cose”, spiega Marian Hilgers, Designer degli esterni. Nel centro lavorano esperti di ogni settore, tutto è possibile e tutto è in movimento.
In viaggio con il “Wizard Bus”
Già nel Volkswagen Design Center di Potsdam, ovvero il predecessore del Future Center, tutti i progetti venivano trasformati in un prototipo. Non appena il concept dell‘Urban Shared Pod è stato definito, la costruzione del suo prototipo è stara la priorità numero uno. Il team USP riceve i feedback dagli utenti alla fine di ogni step di sviluppo, inizialmente nella forma di un'esperienza digitale attraverso la realtà virtuale e successivamente dal vivo nel Wizard Bus, dove si possono provare tutte le funzionalità dell’USP. Il bus è in grado di simulare la guida autonoma in maniera intelligente: i passeggeri non sanno che in realtà c'è un conducente, perché quello che vedono sono immagini della vista attraverso il parabrezza, riprese da una telecamera e proiettate su uno schermo, una soluzione che dà vita a una rappresentazione realistica della guida autonoma.
Il team è stato subito d'accordo su come interpretare il concetto di mobilità “Condividere tragitto è un'idea che piace a moltissimi utenti”, spiega Inae Song, UX Designer. L‘USP si gestisce attraverso un'app, raccoglie gli utenti in un punto prestabilito e permette loro di restare a bordo per tutto il tempo che vogliono. Durante il tragitto i passeggeri possono ordinare cibo o bevande, che vengono consegnati direttamente sul veicolo, oppure acquistare biglietti per un concerto da uno degli schermi, tramite cui si attiva.
La mentalità del Future Center prende forma
L'approccio al progetto è ripetitivo: ogni risultato viene costantemente migliorato. “Uno dei nostri vantaggi è che possiamo portare avanti lo sviluppo al di fuori dei processi produttivi” - racconta Aaron Post, Designer degli interni. “E ciò ci garantisce maggiore flessibilità e apertura a input non convenzionali”. Gli altri Future Center, a Pechino e in California, seguono lo stesso esempio e hanno iniziato a lavorare per meglio comprendere le necessità dei clienti in mercati chiave come la Cina e il Nordamerica. E i colleghi attraversano Paesi e continenti già dal 2016, organizzando workshop per aiutare gli altri a sperimentare e applicare lo “human thinking”. La maggior parte dei feedback è positiva, a volte ci sono commenti sorprendenti, ma sempre freschi e utili.
La concept car SEDRIC
Il Future Center ha un approccio pioneristico anche nella selezione del personale. La maggior parte dei collaboratori ha esperienza internazionale, un’elevata specializzazione e meno di 35 anni. Solo alcuni sono i classici “professionisti dell'automobile”, altri non hanno nemmeno la patente. Cosa li ha spinti a venire qui? La vicinanza con Berlino, l’ottimo clima che si respira all’interno del team e un equilibrio intelligente tra vita lavorativa e sfera personale. Ma, soprattutto, la fantastica sensazione di giocare un ruolo importante nell'evoluzione di un grande gruppo globale.
Se poi dal loro lavoro nasce un prodotto all'avanguardia, è davvero il massimo. SEDRIC, per esempio: un veicolo a guida autonoma senza volanti né pedali - sviluppato insieme al reparto Group Research - che ha fatto molto parlare di sé ai Saloni di Ginevra e Francoforte del 2017. Gli utenti possono “chiamarlo” usando OneButton, un telecomando ancora più compatto rispetto alla chiave di un’auto. SEDRIC ha portato alla ribalta il Future Center, non solo all’interno del Gruppo ma in tutto il settore automobilistico.
Fonte: Volkswagen AG