E-mobility: Paese che vai, incentivo che trovi
Sono sempre di più i Governi che incentivano la mobilità elettrica, in modi diversi: detrazioni fiscali, semplificazioni burocratiche o vantaggi per la circolazione. Ecco una panoramica.
Una delle sfide che la mobilità elettrica deve affrontare è indurre gli automobilisti a mettere da parte le proprie convinzioni e provare i vantaggi di una tecnologia innovativa, pulita e sostenibile. Gli incentivi all'acquisto hanno il loro peso in questo processo, ma ogni mercato ha la sue regole e la strategia per raggiungere questo obiettivo cambia di conseguenza.
Solitamente si utilizzano tre leve: l’esenzione dalle tasse, le detrazioni fiscali e i vantaggi nella circolazione. Alcuni Paesi ne usano una o due, altri tutte e tre, mettendole a disposizione sia dei clienti privati, sia di chi guida un’auto aziendale - visto che proprio le flotte aziendali hanno un peso importante in tutti i mercati dell'auto. Ma mentre gli incentivi diretti portano un beneficio immediato, le detrazioni fiscali risultano vantaggiose nel medio termine, indicativamente dopo tre o quattro anni. In generale, uno degli approcci più diffusi è il sistema bonus/malus, ovvero l’incremento degli oneri fiscali per i veicoli ad elevate emissioni e le contestuali agevolazioni per quelli a basse emissioni.
Vediamo come la tematica degli incentivi per la mobilità elettrica viene affrontata in Paesi diversi – con qualche sorpresa.
Cina
Quello cinese è il principale mercato al mondo per l’elettrico, con percentuali di crescita a tre cifre, dovute a un’offerta molto vasta ed economica ma anche e soprattutto a una forte politica di incentivi. Inoltre non ci sono restrizioni alle immatricolazioni di auto elettriche - in Cina le nuove targhe sono contingentate - e i blocchi del traffico non si applicano. Gli incentivi all’acquisto variano in base alla capacità della batteria e quindi all’autonomia delle vetture, sono stati recentemente rivisti e saranno ridotti nei prossimi mesi per cessare definitivamente dopo il 2020.
Un esempio pratico: per auto puramente elettriche con un’autonomia di oltre 400 km si passerà dagli attuali 55.000 a 25.000 Renminbi (da circa 7.300 a 3.300 Euro) di contributo. Per vetture con un’autonomia tra i 250 e i 400 km il bonus sarà di 18.000 Renminbi (2.400 Euro), mentre per i veicoli con autonomie inferiori ai 250 km non ci saranno incentivi. L’anno scorso in Cina sono state vendute oltre 750.000 vetture full electric. Considerando anche i 247.000 ibridi plug-in (PHEV), i cosiddetti NEV (acronimo per New Energy Vehicles) hanno superato quota un milione per la prima volta. E nonostante la riduzione degli incentivi, si prevede che la domanda rimanga forte – visti i target rigorosi imposti dal Governo.
Stati Uniti
Negli USA quando si acquista un’auto elettrica non si pagano tutte le tasse federali legate ai consumi di carburante e si ha inoltre diritto a un bonus fino a 7.500 Dollari, ma con un limite: quando le vendite totali dei veicoli elettrici di un singolo brand raggiungono le 200.000 unità, il credito decade. Finora è capitato solo a due Case.
Norvegia
La Norvegia è stato un Paese pioniere per la mobilità elettrica e oggi è leader nella produzione di energia da fonti rinnovabili per l’alimentazione della propria rete. Nel 2018 un'auto su tre venduta in Norvegia era elettrica e nel primo trimestre del 2019 il rapporto è salito a una su due. Il merito va anche alle forti politiche di incentivazione: i veicoli a emissioni zero, quindi i full electric, non sono soggetti a tasse di importazione; inoltre, acquistando un’auto elettrica non si paga l'IVA del 25%, oltre a poter usare alcune corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico e a sconti sulle tariffe di parcheggio e pedaggi vari.
Grazie a queste agevolazioni, la Norvegia è uno dei pochi Paesi in cui il prezzo di un’elettrica è in linea con quello di un modello equivalente con motore a combustione.
Germania
In Germania c'è un incentivo fino a 4.000 Euro - diviso a metà tra Stato e Costruttori - per l'acquisto di auto elettriche con un prezzo di listino inferiore ai 60.000 Euro. Inoltre, i veicoli elettrici non sono soggetti a tasse automobilistiche per dieci anni dalla data di acquisto e, dall’inizio di quest’anno, chi usa un'auto elettrica aziendale anche nel privato ha ulteriori vantaggi fiscali. Infine c'è un bonus legato alla capacità della batteria, che può ridurre il prezzo di listino per un importo fino a 10.000 Euro.
Francia
In Francia vige un sistema bonus/malus legato alle emissioni di CO2, che penalizza i veicoli più inquinanti con un sovrapprezzo fino a 10.000 Euro e premia quelli elettrici con un ecobonus fino a 6.000 Euro (a patto che la somma non superi il 27% del valore del veicolo). Inoltre, chi rottama una vecchia auto benzina o Diesel ha diritto a un ulteriore bonus per un importo fino a 2.500 Euro.
Paesi Bassi
Nei Paesi Bassi i veicoli elettrici non pagano i costi di immatricolazione, che sono legati alle emissioni di CO2 dei veicoli (esempio pratico: per un’auto a benzina che emette 100 g/km di CO2 si pagano 2.355 Euro). Inoltre i veicoli elettrificati (elettrici o ibridi) saranno esentati dal pagamento della tassa di possesso fino al 2020. Come in Germania, chi usa un'auto aziendale elettrica anche nel privato usufruisce di agevolazioni fiscali.
Regno Unito
Acquistando un'auto elettrica nel Regno Unito, si ha diritto a un incentivo fino a 3.500 Sterline. Chi usa privatamente un veicolo elettrico aziendale paga metà delle tasse rispetto allo stesso uso di un mezzo benzina o Diesel. A Londra, inoltre, le auto a zero emissioni non pagano né la Congestion Charge per accedere al centro (11,50 Sterline), né il pedaggio addizionale da 12,50 Sterline per entrare nella Ultra Low Emission Zone.
Svezia
In Svezia c'è un sistema bonus/malus per incentivare l'acquisto di veicoli elettrici: è possibile ricevere fino a 5.700 Euro di incentivo, a patto che la somma dell’incentivo non superi il 25% dell'intero valore del veicolo. Il bonus viene versato all'acquirente sei mesi dopo l'acquisto, per prevenire possibili speculazioni.
Italia
In Italia gli incentivi per l'acquisto di un'auto elettrica raggiungono i 6.000 Euro. Per le full electric (veicoli con emissioni di CO2 inferiori ai 20 g/km) si ha un bonus di 4.000 Euro, mentre 2.000 Euro sono per la rottamazione di un mezzo della stessa categoria appartenente alle classi di omologazione da Euro 1 a Euro 4.
Romania
A sorpresa, la Romania è uno dei Paesi in cui gli incentivi del Governo per l’acquisto di un’auto elettrica sono più elevati: è infatti previsto un bonus fino a 10.000 Euro, cui va sommato un altro di 1.500 Euro per la rottamazione di un veicolo con oltre otto anni di età. Al momento è la politica di incentivazione più forte in tutta l'Unione Europea.
Fonte: Volkswagen AG