La mobilità elettrica spiegata dalla A alla Z
Con il lancio della nuova Volkswagen ID.3 l’e-mobility è ormai realtà. Quali sono i termini chiave per comprendere meglio questa rivoluzione?
A come autonomia
L’autonomia, ovvero la quantità di chilometri che un veicolo elettrico può coprire con una carica completa della batteria, è uno degli elementi fondamentali per la diffusione dell’e-mobility. Mentre la e-Golf1 ha un'autonomia di 231 chilometri (WLTP), per la Volkswagen ID.32, che sarà lanciata nel 2020, questo valore potrà più che raddoppiare. Ciò perché la famiglia ID., progettata specificatamente per l’elettrico, disporrà di batterie potenti e scalabili, che potranno essere configurate con capacità diverse in grado di garantire un’autonomia tra i 330 e gli oltre 550 chilometri. Ogni cliente potrà quindi scegliere l’opzione più adatta in base alle proprie abitudini di guida.
B come BEV (Battery Electric Vehicle)
Battery Electric Vehicle (BEV) è l’acronimo che indica i veicoli totalmente elettrici, cioè alimentati esclusivamente a batteria. Il requisito essenziale per cui un veicolo è definito elettrico è la presenza di uno o più motori elettrici (convertitore/i di energia) e di un sistema di accumulo dell'energia ricaricabile elettricamente, che può essere alimentato dall’esterno: la batteria. Oltre all’energia proveniente dalla ricarica esterna, la batteria può immagazzinare e utilizzare l'energia recuperata durante la frenata. Diversamente dai BEV, gli ibridi plug-in (PHEV) oltre a un propulsore convenzionale (benzina o Diesel) hanno anche un motore elettrico.
C come CCS
Il CCS (Combined Charging System, sistema di ricarica combinato) è uno standard di ricarica per le batterie dei veicoli full electric, che combina due diversi metodi di ricarica – AC (corrente alternata) e DC (corrente continua) – in un unico connettore, il Combo 2. Il grande vantaggio è quindi la flessibilità del sistema: l’utente può effettuare agevolmente sia la ricarica “standard” in corrente alternata AC (per esempio, con la wall box a casa o mentre è al lavoro), sia la ricarica rapida in corrente continua DC presso le apposite colonnine.
D come Decarbonizzazione
Il termine decarbonizzazione significa letteralmente riduzione del carbonio. Più nel dettaglio, è la conversione a un sistema che riduce e compensa le emissioni di anidride carbonica (CO2) in modo sostenibile. L’obiettivo a lungo termine è creare un’economia globale priva di CO2. In questo scenario, aziende come il Gruppo Volkswagen devono dare il proprio contributo. Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change, ovvero il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico), il settore dei trasporti contribuisce con circa il 14% sul totale delle emissioni di gas serra (contro il 25% del settore energetico, il 24% del settore agricoltura, foreste e territorio, il 21% del settore industriale, il 6% del settore residenziale e il 10% di altri settori) - un dato che è in aumento. Per questo le case automobilistiche sono chiamate a fare la propria parte. Questa è una delle ragioni per cui il Gruppo Volkswagen punta sull’e-mobility.
E come Energia pulita
L’elettricità “green” è quella generata da fonti di energia rinnovabile o ecocompatibile: maggiore è la percentuale di elettricità “green” nel mix energetico da cui viene fornita la corrente di carica, minori sono le emissioni di CO2 di un'auto elettrica. Attraverso la propria azienda energetica Elli (Electric Life), il Gruppo Volkswagen offre in Germania energia pulita al 100% “CO2-free” (Volkswagen Naturstrom®) e proveniente da fonti rinnovabili.
F come Formazione
Il passaggio all’e-mobility richiede nuove competenze e capacità. In quest’ottica il Gruppo Volkswagen ha avviato un imponente programma di formazione: tutti i collaboratori dello stabilimento di Zwickau (Germania), dove sarà prodotta la ID.3, conseguiranno qualifiche aggiuntive attraverso varie iniziative, che vanno dalle sessioni informative ai test pratici all’interno del training center per l’e-mobility. 1.500 tecnici riceveranno una preparazione specifica sulla corrente ad alta tensione. Il programma formativo sarà esteso ai collaboratori delle altre sedi di produzione MEB.
G come Guidabilità
Guidare un’auto elettrica è un’esperienza positiva, assolutamente diversa ma con la quale si entra subito in confidenza. Il posizionamento della batteria al centro del veicolo favorisce una distribuzione ottimale dei pesi che, insieme al baricentro basso, consente un comportamento di marcia equilibrato. Dal momento che la coppia massima è disponibile subito, alla pressione dell’acceleratore, lo spunto è immediato e garantisce un elevato dinamismo. Infine, essendo il cambio monomarcia – non ci sono le marce – la guida di una vettura elettrica risulta estremamente fluida.
H come HPC - High Power Charging (ricarica ad alta potenza)
Agevolare la diffusione dell’e-mobility significa anche lavorare sull’infrastruttura di ricarica. IONITY, azienda co-fondata dal Gruppo Volkswagen, sta attualmente creando una rete europea di stazioni di ricarica ultrarapida, le cosiddette stazioni HPC (High Power Charging), che offrono una capacità fino a 350 kW. Grazie a queste caratteristiche sarà possibile ricaricare la batteria dei modelli della famiglia ID. all’80% a 125 kW in appena 30 minuti. Entro il 2020 saranno attivate 400 stazioni IONITY in tutta Europa, ciascuna dotata da un minimo di due a un massimo di dodici colonnine.
I come ID.
L’offensiva elettrica del Gruppo Volkswagen inizierà con i modelli della famiglia Volkswagen ID., progettati specificatamente per l’e-mobility, che sfruttano tutto il potenziale di questa tecnologia. Autonomie elevate, prestazioni di guida dinamiche e un livello di connettività completamente nuovo e tanto spazio a bordo. Il primo modello in assoluto sarà la compatta ID.32, prodotta a Zwickau dalla fine del 2019. Seguiranno la ID. BUZZ3, la berlina ID. VIZZION4 e i SUV ID. CROZZ5 e ID. ROOMZZ6. In futuro l’offerta elettrica coprirà tutti i segmenti – dalle compatte ai minivan.
L come Litio
Grazie alla sua elevata densità energetica, la batteria agli ioni di litio è la migliore soluzione attualmente disponibile, adottata da diversi anni su tutti i modelli “e” del Gruppo. Per produrre le celle batteria destinate alle auto elettriche sono necessarie cinque materie prime: la grafite, utilizzata nell’anodo; nichel, cobalto e manganese, che trovano invece impiego nel catodo insieme, appunto al litio – presente anche nell’elettrolita. Al momento, il litio è considerato un portatore di carica ineguagliabile e insostituibile, dato che nessun altro elemento offre caratteristiche analoghe e adatte allo scopo. Dal 2017 il Gruppo Volkswagen ha integrato lo sviluppo delle batterie agli ioni di litio nelle attività del Centro di Eccellenza di Salzgitter, responsabile per tutte le celle batteria del Gruppo Volkswagen. I pacchi batteria sono assemblati principalmente nell’impianto di Braunschweig.
Continua -> La mobilità elettrica spiegata dalla A alla Z - Parte 2
Fonte: Volkswagen AG
Consumi
1Volkswagen e-Golf - consumo di energia in kWh/100 km: combinato 12,7; emissioni di CO2 in g/km: combinato 0. Classe di efficienza: A+.
2 Veicolo non ancora in vendita
3 Concept car
4 Concept car
5 Concept car
6 Concept car