Future Mobility Day 2018, le innovazioni per la mobilità di domani
Una panoramica dei progetti di Volkswagen Group Research sulla mobilità di domani: intelligenza artificiale, guida autonoma, connettività, ottimizzazione delle risorse e applicazioni innovative.
La mobilità del futuro nasce dalla ricerca coerente e dallo sviluppo strategico. In questo senso, il ruolo di Volkswagen Group Research è fondamentale: la divisione R&D del Gruppo Volkswagen è al lavoro su numerosi progetti che hanno come obiettivo una mobilità sostenibile, sicura, efficiente, intelligente e confortevole. Il Future Mobility Day ha fatto da cornice alla presentazione dei principali studi attualmente in corso di svolgimento. Scopriamoli insieme.
SEDRIC – Guida autonoma di livello 5
SEDRIC è il primo veicolo a guida autonoma del Gruppo Volkswagen. È stato ideato per la guida autonoma di livello 5, vale a dire quella che non prevede la presenza di volante e pedali a bordo. Il progetto è in fase avanzata e ne sono già state presentate diverse varianti. Gli ingegneri sono ora al lavoro su un ulteriore sviluppo dell’interfaccia uomo macchina (Human Machine Interface, HMI) per far sì che SEDRIC sia in grado di offrire un’esperienza di mobilità perfetta sotto tutti i punti di vista.
Un’interfaccia uomo-macchina per le comunicazioni esterne
Sempre sul fronte della connettività, l'utilizzo di un'interfaccia uomo-macchina innovativa posta al di fuori del veicolo può incrementare ulteriormente la sicurezza di guida e ottimizzare le comunicazioni in scenari di traffico complessi. Se, per esempio, il conducente può comunicare con i soggetti più vulnerabili, come i pedoni o i ciclisti, informandoli sulle proprie intenzioni, le situazioni di rischio si riducono sensibilmente. Volkswagen Group Research ci sta lavorando, sviluppando al contempo un linguaggio altamente intuitivo per questa nuova forma di comunicazione.
L'angelo custode per la guida sicura
Il Gruppo ha brevettato un modello di deep learning per i sistemi di assistenza al conducente già in grado di determinare in pochi minuti lo stile di guida di chi è al volante. Il dispositivo interviene, e quindi fornisce assistenza, se e quando i parametri costantemente rilevati indicano che è necessario farlo, assicurando così un livello di sicurezza estremamente elevato. Le situazioni tipiche in cui il sistema si attiva sono l’avvicinamento a un incrocio, a una curva o l’inizio di una manovra di sorpasso: il sistema capisce le intenzioni del conducente e lo supporta attraverso comunicazioni e indicazioni, fino a intervenire delicatamente sui comandi a seconda della situazione.
Recupero del calore residuo per auto e mezzi pesanti
Il progetto WHR (Waste Heat Recovery) ha l’obiettivo di convertire il calore dissipato dall'impianto di scarico in energia meccanica oppure elettrica. L'energia recuperata è inviata direttamente al motore oppure alla batteria dell'impianto elettrico a 48 volt. Il sistema si trova a valle del catalizzatore e invia il calore residuo a un dispositivo basato sul ciclo di Rankine. È un circuito di vaporizzazione in cui l'etanolo è riscaldato in uno scambiatore di calore a 190-220 C° a una pressione compresa tra 10 e 30 bar fino a quando non evapora. A questo punto i vapori di etanolo vengono ricondensati in un dispositivo a espansione, generando energia meccanica oppure elettrica. In condizioni di guida reali questa energia consente di ridurre consumi ed emissioni di CO2 del 3/4%.
Fonte: Volkswagen AG