Tecnici meccatronici e non solo: le nuove figure per l’e-mobility
La rivoluzione elettrica è in corso e ha bisogno di nuove competenze trasversali e tanto entusiasmo. Ecco i percorsi specifici del Gruppo Volkswagen per migliaia di collaboratori.
Rivoluzionare la mobilità, mettendo la trazione elettrica a disposizione di tutti, non vuol dire soltanto progettare automobili tecnologicamente avanzate, produrle a impatto zero e alimentarle con elettricità proveniente da fonti rinnovabili.
Entrare in una nuova era della mobilità richiede anche tecnici formati e capaci di confrontarsi con le nuove sfide produttive e utilizzare al meglio gli strumenti digitali. Per questo nello stabilimento di Zwickau, dove in autunno inizierà la produzione della Volkswagen ID.3, è in corso un massiccio piano di formazione a cui prendono parte 3.000 collaboratori.
Entusiasmo e competenza
“Non vogliamo solamente fornire preparazione e competenze, ma anche infondere entusiasmo” spiega Daniel Stolka della Volkswagen Lean Academy, che ha sviluppato questo programma insieme al Volkswagen Training Institute e al training center di Zwickau.
Ecco perché tutti i corsi iniziano sempre dalle “E-motion rooms”: tre stanze in stile escape room in cui i partecipanti viaggiano nella storia della mobilità elettrica, dal 1800 ad oggi. Poi si passa alle varie stazioni di formazione, dove oltre a guardare video sulla produzione delle batterie e sulla ricarica rapida e fare quiz sulla sicurezza sul posto di lavoro, si familiarizza con la nuova piattaforma MEB - Modular Electric Toolkit - che sarà la base della prossima generazione di veicoli elettrici del Gruppo Volkswagen, dotati di autonomie adatte all'uso quotidiano, interni spaziosi e prezzi convenienti.
I tecnici meccatronici
Quasi 300 km a sud, nell'Audi Training Center di Ingolstadt, vengono formati i futuri tecnici meccatronici. La “lavagna” su cui studiano è un pannello elettronico pieno di cavi, scatole e collegamenti: un laboratorio di misurazione dove si impara a gestire l'elettricità.
Negli ultimi due anni tutti i collaboratori degli impianti Audi di Ingolstadt e Neckarsulm sono passati da qui, o almeno tutti quelli che hanno iniziato un apprendistato come tecnico meccatronico. “È un lavoro che cambia molto più velocemente di quanto si possa immaginare” spiega l'istruttore Rupert Kaindl; non è sufficiente essere appassionati di macchine ma bisogna capire l'ingegneria elettrica. “La corrente non si può toccare e quindi è necessario saper astrarre. In futuro i tecnici meccatronici dovranno anche essere esperti di elettricità, e noi vogliamo prepararli per questo” conclude Kaindl.
Un programma flessibile
Il programma di formazione Audi per la mobilità elettrica si può definire ibrido, poiché unisce l'approccio analogico a quello digitale, così come la teoria alla pratica. Inoltre, spesso i partecipanti studiano in modo indipendente e al proprio ritmo, per poi confrontarsi in team: “All'inizio pensavo che negli esercizi di gruppo qualcuno potesse distrarsi - confessa Kaindl - ma mi sbagliavo perché il lavoro in coppia invece ha dato ottimi risultati”.
I test e le valutazioni vengono svolti a intervalli regolari, per favorire sia il feedback che il senso di soddisfazione dei partecipanti. Sebbene il processo di apprendimento sia orientato al singolo individuo, l'obiettivo del programma è sempre lo stesso: formare tecnici in grado di lavorare sui veicoli elettrici, di smontarli e di rimontarli.
L'alto voltaggio
Finora più di 300 apprendisti hanno completato il programma di formazione Audi sull'alto voltaggio. “Molti reparti dell'azienda tedesca - inclusi il controllo qualità, la produzione e lo sviluppo tecnico - hanno bisogno di collaboratori che sappiano lavorare sui veicoli elettrici” ribadisce Kaindl, perciò gli apprendisti hanno ottime prospettive di lavoro, tanto che molte parti della loro formazione sull'alto voltaggio sono già state incorporate in programmi avanzati per tecnici meccatronici esperti.
La realtà virtuale
La realtà virtuale è parte integrante della formazione sia a Zwickau che nell'Audi Training Center di Ingolstadt. Permette agli allievi di manipolare un dispositivo per la ricarica oppure un compressore dell'aria condizionata nella virtualità, fin da subito.
Bastano pochi minuti per prendere confidenza e riuscire a identificare le parti chiave, per poi rispondere alle domande dell'insegnante in tempo reale. Alla fine dell’esercizio si viene premiati da una pioggia di coriandoli…digitali.
Dopo questa fase si passa alla realtà, con gli esercizi sul pannello che riproduce tutti i collegamenti elettrici di una vera auto. In tutto ciò, ovviamente, la sicurezza è l'aspetto più importante da tenere in considerazione, visti i voltaggi in gioco. Infine si passa alla pratica su vetture reali, per dimostrare quanto effettivamente si è imparato.
Fonte: Volkswagen AG