Massimo Nordio: io e la mia Volkswagen ID.3
Il day-by-day dell'AD di Volkswagen Group Italia con la Volkswagen ID.3.
Da ormai qualche mese guido una Volkswagen ID.3 La uso principalmente per spostarmi tra casa e ufficio, ma confesso che preso dall’entusiasmo continuo ad allungare il tragitto per scoprirne tutti i segreti.
Ero molto impaziente e curioso di mettermi al volante nel day-by-day: oggi posso ritenermi pienamente soddisfatto e devo ammettere che l’attesa è stata assolutamente ripagata.
Sensazioni? Ci avevo già fatto qualche piccolo giretto, quindi sapevo già che il primo impatto è una sorta di proiezione nel futuro, con un abitacolo hi-tech, funzionale ed essenziale. Il paragone con un’auto tradizionale non ha molto senso – o meglio, può aver senso fare l’inventario dei comandi che c’erano e che ora, sulla ID.3, non ci sono più, per comprendere quanto ampia sia l’evoluzione tecnologica.
Manopole e pulsanti, per esempio, sono quasi tutti spariti. L’infotainment e la climatizzazione si gestiscono con i controlli vocali o tramite il grande touch screen sistemato al centro della plancia. Si allaccia la cintura e si è pronti per mettere in moto, quindi piede sul freno – come per le auto con cambio automatico – e mano sulla leva che c’è dietro al volante.
Semplice ed essenziale anche in questo caso, si usa per avviare l’auto e per selezionare la modalità di guida (niente pomello del cambio): D, drive, la marcia in avanti, B per attivare una gestione ottimale della batteria, N per la folle, R per la retromarcia. Un clic e si parte.
Nel silenzio, e si resta letteralmente attaccati al sedile. Anche in questo caso, avendola già guidata, sapevo cosa aspettarmi. Eppure ogni volta mi stupisce. Avere a disposizione tutta la coppia sin dall’inizio è senza dubbio sinonimo di guida dinamica, ma anche di sicurezza: soprattutto in città, è una caratteristica che può fare la differenza quando ci si trova in situazioni di traffico complicate.
E a proposito di guida in città, il raggio di sterzata è un altro aspetto che continuo a trovare sorprendente - sembra di essere al volante di una city-car per facilità di manovra e agilità (difficile pensare che invece la ID.3 è lunga 4.2 metri, quasi come una Golf!). Complessivamente, la sensazione è che la ID.3 sia una sorta di “continuazione fisica”, da tanto la si sente cucita addosso: merito soprattutto del baricentro basso.
La risposta immediata, la precisione delle traiettorie e l’accelerazione istantanea sono le qualità che spiccano in questo senso, ma l’intera esperienza di guida per quanto mi riguarda è semplice, piacevole, appagante. E non c’è bisogno di imparare a guidare un’auto elettrica, perché è tutto estremamente intuitivo e immediato.
Volkswagen ha messo insieme tanti nuovi ingredienti per creare una ricetta che definirei eccellente, gustosa e con un tocco in più. Scontato? Direi proprio di no!
Massimo Nordio
AD di Volkswagen Group Italia
ID.3 – consumo di energia combinato in kWh/100 km (NEDC): 15,4-14,5; emissioni di CO2 in g/km: 0; classe di efficienza: A+