Audi e il job sharing, quando l'innovazione va oltre la mobilità
Audi AG ha introdotto il job sharing manageriale presso il proprio headquarter. I manager possono lavorare part-time condividendo obiettivi e responsabilità, arricchendo ognuno l'esperienza dell'altro.
Il job sharing è un modello di lavoro innovativo, che Audi AG supporta con convinzione. Come funziona? Due manager condividono un lavoro a tempo pieno e le relative responsabilità, con compiti complessi e interdipendenti. I vantaggi per manager sono molteplici: il lavoro part-time, la flessibilità e il fatto che i due colleghi possono completarsi e imparare l'uno dall'altro.
Per l'azienda, invece, raddoppiano le competenze, l'esperienza lavorativa, le reti e i contatti, con un effetto molto positivo. Le prospettive diverse rendono il processo decisionale più obiettivo, mentre il tempo viene gestito meglio – per esempio, le due persone in tandem possono coprirsi a vicenda durante le vacanze garantendo continuità. Il modello è molto apprezzato dai manager che hanno aderito: in uno studio, il 92% degli intervistati ha detto di essere soddisfatto o molto soddisfatto del proprio lavoro in tandem.
Un lunedì diverso
I manager sono supportati dal reparto Risorse Umane Audi, sia per la pianificazione di attività specifiche che per il coaching individuale.
Julio Schuback, Responsabile Corporate Content House in Audi Communications, è il primo manager uomo in tandem dell'azienda. Ecco come gestisce il tempo nei suoi giorni senza lavoro: “Il lunedì mattina inizia con la colazione in famiglia e la preparazione del pranzo al sacco per mio figlio, che poi accompagno all'asilo. Dopodiché mi occupo delle faccende domestiche e preparo il pranzo. Nei giorni liberi so che arrivano delle e-mail di lavoro, ma so anche che non devo leggerle. La mia partner in tandem, Melanie Goldmann, è al comando e in casi urgenti può contattarmi via SMS, cosa che succede di rado; gli appuntamenti a cui devo partecipare sono programmati con largo anticipo”.
Lavorare in tandem con una visione comune
Questa formula lavorativa innovativa asseconda il desiderio Schuback di provare una nuova esperienza e si adatta alla perfezione alla sua situazione familiare.
“Mia moglie e io volevamo essere entrambi presenti per nostro figlio senza abbandonare i rispettivi lavori. Nel 2019 la mia collega Melanie si è trovata in una situazione simile dopo un anno di congedo parentale. Ci conosciamo da molto tempo, abbiamo diretto due dipartimenti vicini e abbiamo opinioni simili. Così, quando il reparto Diversity Management di Audi ha introdotto il job sharing per i manager abbiamo colto l'occasione al volo” continua Schuback, che poi ricorda l'inizio del lavoro in tandem. “Avendo collaborato per molto tempo, sapevamo già di essere in sintonia e, come detto, abbiamo iniziato a pianificare questa collaborazione già durante il congedo parentale di Melanie. Così abbiamo iniziato subito, appena è tornata al lavoro”.
Domande chiave
Ma come si fa a organizzarsi e coordinarsi nel migliore dei modi tenendo conto delle esigenze di ognuno? “All'inizio abbiamo dovuto affrontare alcune questioni pratiche” spiega Schuback. “Chi lavora in quali giorni? Chi fissa gli appuntamenti? Poi abbiamo stabilito come effettuare i passaggi di consegne senza interruzioni e quali decisioni prendere insieme inizialmente, per avere dei riferimenti da seguire”.
Così i due manager hanno diviso la settimana in due, dal lunedì al mercoledì e dal mercoledì al venerdì, lavorando ognuno per tre giorni. Poi hanno diviso più compiti possibile, cercando di partecipare insieme solo agli appuntamenti indispensabili. “In ogni caso siamo sempre informati su tutto. Da fuori il nostro modo di lavorare può sembrare una sfida, in realtà pensiamo che col passare del tempo anche questa visione si normalizzerà” riprende Schuback.
Il team
Le reazioni del team, dei colleghi e del capo di Goldmann e Schuback? Tutte assolutamente positive. “Il principio di co-leadership non è vantaggioso solo per noi” spiega ancora Schuback, “perché quando due persone condividono un obiettivo e sono aperte a imparare l'una dall'altra, anche l'azienda ne trae beneficio. Melanie e io, per esempio, uniamo un'elevata competenza strategica con anni di esperienza in ambito giornalistico. Sembra essere un buon mix, tanto che dopo meno di un anno in tandem ci è stata affidata la responsabilità di un reparto più grande”.
Secondo Schuback questa formula è adatta a tutti quei manager che sono disposti a condividere successi e fallimenti, che non vogliono sempre essere sotto i riflettori e che sanno seguire le decisioni prese dagli altri come se fossero le proprie. “Sono soddisfattissimo della mia decisione, perché mi permette di avere tempo prezioso per la mia famiglia e per me stesso” conclude Schuback.
Fonte: AUDI AG
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1