Trucchi e suggerimenti per ricaricare al meglio un'auto elettrica
Qual è il livello di carica ideale? Quando fa molto caldo o molto freddo che cosa succede? Ecco alcuni consigli per rendere la ricarica più facile, veloce ed efficiente, allungando la vita della batteria.
Ricaricare un'auto elettrica è estremamente semplice: basta collegare il connettore alla presa ed è fatta. Con alcuni accorgimenti, poi, è possibile prolungare la durata della batteria e ridurre i tempi di ricarica. Vediamo quali.
Gli accumulatori dei veicoli elettrici forniscono autonomie sempre più ampie, ma il modo in cui si utilizza e si ricarica l’auto ha un impatto significativo sullo stato di salute della batteria. "ŠKODA e gli altri brand del Gruppo Volkswagen garantiscono una capacità minima della batteria pari al 70% per almeno otto anni o 160.000 chilometri" spiega David Pekárek, esperto di batterie ŠKODA. "Ma sappiamo che in realtà le batterie arrivano a quei livelli di utilizzo in condizioni molto migliori, se si usa l'auto in un certo modo".
L'80% è meglio del 100%
Per esempio, non va bene lasciare l'auto ferma per lunghi periodi con la batteria completamente carica o, al contrario, completamente scarica. Una buona regola da seguire? Mantenere la batteria tra il 10% e l'80% della sua capacità. "È meglio caricare l’auto al 100% solo prima di un lungo viaggio, e in questo caso l’ideale sarebbe impostare l'orario di partenza nel sistema di infotainment e muoversi il prima possibile dopo essere arrivati al 100%" riprende Pekárek. La funzione che permette di interrompere la ricarica della batteria quando il livello raggiunge l'80% della capacità e quella che consente di programmare la ricarica contribuiscono a mantenere la batteria nel range ottimale.
Come è meglio comportarsi quando si affrontano viaggi più lunghi? In questi casi è meglio programmare più soste e sfruttare la ricarica rapida mantenendosi sempre nel range di riferimento, piuttosto che caricare completamente la batteria. La ragione è anche tecnica, legata alla curva di ricarica: una volta raggiunto l’80% della capacità della batteria, il processo di ricarica rallenta in modo significativo - un aspetto percepibile in particolare utilizzando le colonnine rapide.
Corrente continua o alternata
Un ulteriore consiglio arriva da Michal Hora, specialista dei sistemi di ricarica ŠKODA, che suggerisce di utilizzare la ricarica in corrente continua in caso di viaggi sulle lunghe distanze o solo quando assolutamente necessario. La ricarica in corrente alternata, infatti, sollecita di meno la batteria ed è quindi l’opzione preferibile per la quotidianità, soprattutto se si ha l’opportunità di sfruttare una postazione di ricarica domestica o aziendale.
Batterie e temperature rigide: com’è meglio procedere? Se ci si trova a dover ricaricare quando fa molto freddo e bisogna affrontare un lungo viaggio, allora è meglio ricaricare la batteria al 100% impostando non solo l'orario di partenza ma anche il riscaldamento dell'abitacolo. In questo modo, l'interno verrà preriscaldato utilizzando l'elettricità della rete e non quella del veicolo. Per lo stesso motivo, se ci si sposta sulle lunghe distanze, in questo caso durante il viaggio è consigliabile sfruttare la ricarica rapida - la batteria sarà già a una temperatura ottimale e quindi il processo sarà più efficiente in termini di tempo.
Riscaldare e raffreddare
Preriscaldando l'abitacolo, oppure raffreddandolo quando fa caldo e l'auto è ancora collegata alla colonnina, alla wallbox o più in generale alla presa, si estende l'autonomia: per mantenere la temperatura impostata serve meno energia che per raggiungerla. Ed è sicuramente anche più comodo per i passeggeri, che troveranno condizioni ideali non appena saliti a bordo.
"A temperature estreme bisogna tenere presente che il processo di ricarica potrebbe essere leggermente più lento rispetto a quello in situazioni normali. La prima fase riguarda la regolazione della temperatura delle celle: in inverno la batteria va riscaldata, in estate va raffreddata" continua Michal Hora. A temperatura ambiente, il funzionamento è ideale e le auto elettriche ŠKODA gestiscono il raffreddamento o il riscaldamento della batteria in completa autonomia.
Ricarica sempre sicura
Per ricaricare un'auto elettrica nel modo più efficiente possibile a casa, la cosa migliore è installare una wallbox che utilizzi corrente alternata con potenze fino a 11 kW. "È la soluzione più semplice e pratica e può anche essere collegata al sistema di gestione energetica dell'edificio, se questo produce energia elettrica con i pannelli solari" spiega Hora, che poi sottolinea come la ricarica sia sicura in qualsiasi condizione atmosferica, anche durante un temporale, purché vengano seguite le norme di sicurezza di base.
"Il sistema di ricarica è separato dalla carrozzeria ed è collegato a terra quando è in funzione; il connettore è a tenuta stagna, quindi può essere utilizzato all'aperto anche sotto la pioggia" prosegue Hora. Il processo di ricarica può essere facilmente monitorato tramite app.
Il presente e il futuro
Se durante la ricarica si decide di rimanere in auto, si possono usare tutte le comodità: dal sistema di infotainment per ascoltare musica o radio, alla ricarica di telefoni o tablet – la richiesta di energia per queste operazioni è minima e non incide sul processo.
"Per esperienza personale guidare un'auto elettrica è molto comodo e più conveniente rispetto a un'auto tradizionale e anche la manutenzione è meno complicata. Mi metto al volante della mia ŠKODA elettrica tutti i giorni da ormai due anni e non tornerei a un’auto con motore a combustione interna" afferma Hora.
Sebbene l'esperienza pratica sia già buona, l'obiettivo è continuare a migliorare costantemente le performance: le auto elettriche di prossima generazione permetteranno di effettuare ricariche più rapide, saranno più convenienti e metteranno a disposizione autonomie ancora più ampie.
Fonte: ŠKODA
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1