Tecnologia, IoT, Big Data: l’integrazione è la nuova sfida della mobilitÃ
Nei prossimi anni cambierà radicalmente il modo di spostarsi. Le motorizzazioni alternative giocheranno un ruolo importante, così come altre tecnologie innovative nel campo della guida autonoma. Un’evoluzione che va di pari passo con lo sviluppo delle aree urbane.
Digitalizzazione, Big Data e networking
Sono tre concetti chiave del ventunesimo secolo. Ma il loro sviluppo è tutt’altro che concluso: nei prossimi anni tali trend continueranno a crescere, soprattutto nelle grandi città. L’urbanistica e le reti di trasporto sono parte integrante di questo concetto globale, che incarna il significato moderno della mobilità. E concept car come e-tron quattro ed e-tron Sportback danno un'anticipazione della prossima generazione di modelli firmata Audi: auto che amplieranno il loro raggio d'azione, andando oltre il semplice spostamento da A a B. Diventeranno veri e propri dispositivi mobili, in grado di supportare il conducente con una grande varietà di sistemi di assistenza alla guida. L'obiettivo è sviluppare questa tecnologia per sollevare chi sta al volante da sempre più responsabilità e renderla affidabile a tal punto da portarla nella produzione di serie.
L’importanza del… dialogo
Per riuscirci, i veicoli vanno dotati di componenti elettronici complessi, che possano raccogliere le informazioni e valutarle per determinare le azioni corrette da intraprendere. Telecamere, sensori e l’unità di controllo centrale (zFas) dialogano costantemente tra loro. I dati raccolti sono processati e mostrati a conducente e passeggeri attraverso il sistema di infotainment presente a bordo. Nella mobilità del futuro questo modello di comunicazione in tempo reale verrà esteso, assicurando non solo la comunicazione tra auto e passeggeri, ma anche quella con l'ambiente circostante e quella tra veicoli. Può sembrare un percorso lungo, ma per ciascuna delle discipline interessate sono già attivi diversi progetti che in futuro confluiranno.
Alcuni di questi analizzano come “preparare” le strade per l’avvento della mobilità elettrica: una tecnologia particolarmente interessante è quella della ricarica wireless, al momento pensata per postazioni di ricarica fisse ma che in futuro potrà diventare dinamica, integrando i componenti necessari su alcuni tratti di strada per consentire le operazioni anche durante la marcia.
Mobilità e smart city

Negli USA Audi è coinvolta attivamente nel piano urbanistico di Somerville, città nei pressi di Boston, insieme alle istituzioni e agli imprenditori edili locali. Il progetto riguarda l’introduzione intelligente di tecnologie e servizi all'interno di un sistema di mobilità integrato. La comunicazione tra i veicoli e l'infrastruttura permette di migliorare i flussi di traffico, mentre il parcheggio automatizzato riduce lo spazio necessario per singola auto. Esperti del calibro di Carlo Ratti - Direttore del Senseable City Lab al Massachusetts Institute of Technology (MIT) - sono fortemente convinti che questo genere di tecnologie possa ridurre drasticamente non solo il traffico, ma anche e soprattutto gli incidenti.
Secondo Ratti, le smart city sono la manifestazione di un trend tecnologico ampio, che sfocia nell'Internet of Things - ovvero una rete di dispositivi, veicoli, elettrodomestici e altri oggetti che incorporano elettronica, software, sensori, e una connettività di rete che consente lo scambio di informazioni. La conseguenza naturale è la rapida trasformazione di molti aspetti della vita in città: dalla gestione dell'energia a quella dei rifiuti, dalla mobilità alla distribuzione dell'acqua, dai piani regolatori alla socializzazione.
Ma qual è l’opinione del celebre architetto sulla mobilità? “I veicoli elettrici possono avere un ruolo cruciale in termini di risorse energetiche, dal momento che possono essere alimentati con energie rinnovabili rendendo così i nostri sistemi di trasporto più sostenibili. Ma credo che i maggiori cambiamenti arriveranno con i veicoli autonomi, che trasformeranno il concetto stesso di mobilità, con una distinzione meno netta tra trasporto privato e trasporto pubblico” continua Ratti. “In ogni caso, l'adozione di soluzioni di mobilità condivisa dipenderà dal cambiamento culturale, in particolare riguardo al ruolo dell’automobile come status symbol”.
Fonte: AUDI AG