Sostenibilità a 360°: Audi taglia la carbon footprint dei servizi gastronomici
Ridurre le emissioni legate alla ristorazione aziendale, migliorando allo stesso tempo la qualità del cibo e la consapevolezza dei collaboratori: Victoria Broscheit, Responsabile dei Servizi Gastronomici Audi, spiega come sia stato possibile incrementare la sostenibilità anche in questo settore.
Audi sta lavorando a 360° per tagliare le emissioni di CO2 lungo l’intera catena del valore e in tutte le attività aziendali, con l'obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo è necessario curare ogni dettaglio, inclusi i servizi gastronomici. Come? In estrema sintesi, gestendo le risorse con estrema attenzione ed evitando lunghe distanze di trasporto.
I servizi gastronomici Audi seguono questi criteri, scegliendo fornitori regionali, evitando gli sprechi nelle mense aziendali e promuovendo un'alimentazione sana e consapevole, affinché la sostenibilità diventi un'abitudine anche a tavola.
Gastronomia sostenibile
“Audi vuole essere sostenibile in tutte le proprie attività: anche la gastronomia, nel suo insieme, deve essere più green, con una visione che va oltre la ristorazione aziendale. Possiamo dare un contributo notevole adottando un approccio consapevole al cibo. Per esempio, il consumo di carne è un tema molto discusso. Seguiamo le linee guida dell'Associazione tedesca per la nutrizione, dunque nelle nostre mense è un alimento presente, ma non nelle quantità che sono state comuni per molto tempo” racconta Victoria Broscheit, responsabile dei servizi gastronomici di Audi.
Cultura alimentare
Audi intende agevolare i propri dipendenti nel fare buone scelte per sé stessi; per questo dà molta importanza all'alimentazione e alla salute, ritenendo che la cultura alimentare aziendale sia un'espressione di stima nei confronti dei collaboratori. Un aspetto che non riguarda solo il consumo di cibo, visto che i servizi di gastronomia aziendale favoriscono anche la comunicazione, il networking e gli scambi interpersonali. Per questo vengono create continuamente nuove offerte, mentre la regionalità, la qualità organica e la riduzione delle emissioni rimangono pilastri fondamentali.
“Abbiamo istituito il ‘meat-free Monday’: una volta al mese le mense aziendali non propongono carne, è uno spunto per fare un esame consapevole della nostra alimentazione. Ovviamente un'iniziativa come questa è inserita in una strategia olistica, altrimenti non avrebbe senso” spiega Broscheit.
Catena del valore
L'attenzione di Audi riguardo alla catena del valore inizia con il processo di acquisto, che predilige i prodotti di produzione locale. Non è una scelta semplice, visto che prima del Covid venivano serviti fino a 20.000 pasti al giorno.
“Selezioniamo i fornitori in maniera molto mirata, e offriamo loro una sicurezza attraverso garanzie di acquisto, perché siamo consapevoli che gli standard più elevati hanno un costo” riprende Broscheit, che poi racconta di come la frutta e la verdura vengano acquistati secondo criteri stagionali. “Nelle nostre mense non si trova l'avocado, perché deve essere importato dall'estero e la sua coltivazione richiede il consumo di grandi quantità di acqua. Rinunciare a questo genere di prodotti è assolutamente in linea con la volontà dei nostri collaboratori: nell'estate 2021 abbiamo attivato un progetto pilota che evidenziava la carbon footprint di ogni pasto. Ha avuto un tale successo che indicheremo la carbon footprint su tutti i nostri menu”.
Nuove abitudini alimentari
Le abitudini alimentari dei collaboratori Audi stano cambiando, tanto che quest’anno viene distribuito il 66% di pasti vegetariani e vegani in più rispetto al 2020. “Nel 2025, prevediamo che almeno la metà dei pasti sarà vegetariana e vegana. Un sondaggio che abbiamo condotto di recente ha mostrato che i nostri collaboratori preferiscono pasti più sani ed ecologici. Inoltre, abbiamo notato che quando vengono serviti buoni piatti vegetariani, il consumo è lo stesso dei piatti che contengono carne. Quindi li abbiamo resi permanenti nei nostri menu, anche considerando che il consumo raccomandato di carne è di 300-600 grammi a settimana” sottolinea Broscheit.
Valori aziendali da condividere
I valori di un'azienda sono sempre più importanti per i collaboratori e questo non riguarda solo l'alimentazione, ma anche gli spazi in cui le persone trascorrono le pause o si incontrano. “A Ingolstadt abbiamo realizzato da poco delle lounge dove incontrarsi e lavorare insieme per stimolare la creatività. In futuro le persone verranno in ufficio principalmente per incontrarsi di persona e stiamo creando spazi per questo. A causa della pandemia e dei cambiamenti nelle nostre abitudini lavorative, il posto di lavoro sta diventando sempre più importante come luogo che riunisce i collaboratori e rafforza il senso di comunità. Da poco abbiamo creato anche dei posti a sedere all'aperto dedicati alle pause” aggiunge Broscheit.
Educazione alimentare
Nel febbraio 2021 Audi ha attivato un servizio di consegna, con cui i collaboratori hanno potuto ricevere a casa cibo già preparato e confezionato in contenitori di vetro a rendere o in confezioni biodegradabili. Anche l'educazione alimentare ha avuto la sua importanza, con seminari sull'alimentazione sana nell'home office. I cuochi di Ingolstadt e Neckarsulm hanno dato consigli su come trasformare prodotti pronti in pasti sani.
Per quanto riguarda gli sprechi, invece, c'è molta attenzione alla sovrapproduzione nei servizi di gastronomia, ma anche alla pianificazione. “Per tutti gli sprechi di cibo che non possono essere evitati, cerchiamo il modo più sensato per utilizzarli: stiamo lavorando a un progetto in cui i rifiuti alimentari vengono disidratati, compostati e consegnati a un impianto di biogas” spiega Broscheit.
Plastica e imballaggi sostenibili
Audi lavora a stretto contatto con i propri fornitori per ridurre l'utilizzo di imballaggi, utilizzando sistemi multiuso o facendo consegnare prodotti sfusi. Anche la distribuzione del cibo ai collaboratori ha un peso importante e, gestendola direttamente, Audi ha potuto apportare migliorie significative.
Dall'autunno del 2020 i prodotti da asporto sono distribuiti esclusivamente in imballaggi realizzati con la bagassa - un materiale compostabile, sottoprodotto della lavorazione della canna da zucchero - e con la carta kraft, oppure con bioplastiche ottenute da materie prime rinnovabili. Anche il riutilizzo è molto diffuso, mentre la plastica è stata bandita da tutti i prodotti da asporto: “Sono tanti piccoli passi che però hanno un grande effetto” conclude Broscheit.
Fonte: AUDI AG
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1