Audi testa il ciclo chiuso del vetro in un progetto pilota innovativo
Recuperare il vetro dei parabrezza e dei finestrini che non possono essere riparati, per reinserirlo nella produzione come materiale riciclato. È l'obiettivo del nuovo progetto pilota Audi, unico nel suo genere.

Aumentare la sostenibilità vuol dire avere un approccio olistico, che riguardi tutte le fasi della produzione. Per questo Audi, insieme ai propri partner, ha attivato un progetto pilota per creare un ciclo di materiali chiuso relativo ai vetri delle automobili. Il progetto durerà un anno e prevede di riciclare il vetro dei finestrini e dei parabrezza danneggiati, risparmiando non solamente le materie prime ma anche acqua ed energia nel ciclo produttivo.
L'obiettivo finale è implementare questo processo nella produzione della Audi Q4 e-tron: “Intendiamo aumentare l'utilizzo di materiali secondari nelle nostre auto e secondo le nostre ricerche il riciclo del vetro ha un ottimo potenziale” spiega Philipp Eder, Project Manager della strategia di approvvigionamento per l'economia circolare di Audi.
Vetro riciclato per i finestrini

La prima fase del progetto prevede che i finestrini danneggiati vengano raccolti nell'impianto di Reiling, azienda specializzata nel riciclo dei materiali, dove vengono ridotti in piccoli pezzi e lavorati. Nel passaggio successivo i frammenti vengono reintrodotti all'interno della produzione di lastre di vetro. "Finora il materiale riciclato è stato per lo più trasformato in bottiglie per bevande" spiega Daniel Rottwinkel, Plant Manager di Reiling. Stavolta, invece, l’obiettivo è diverso, ovvero riportare il vetro danneggiato alla sua qualità originale, permettendone l'utilizzo per realizzare nuovi finestrini.
Ciò richiede un accurato processo di selezione per separare i materiali non vetrosi come lo strato di plastica PVB (polivinilbutirrale) che si trova nel vetro, le cornici dei finestrini, le parti in metallo e i cavi. Nel processo di eliminazione vengono utilizzati magneti, separatori di metalli non ferrosi, unità di estrazione e unità di smistamento elettro-ottico.
Purezza e omogeneità dei materiali

Dopo che in Reiling sono stati rimossi tutti gli elementi di scarto, il materiale – che deve essere il più puro e omogeneo possibile - viene inviato a un’altra azienda specializzata, Saint-Gobain Glass, che lo trasforma in lastre di vetro nello stabilimento di Herzogenrath, in Germania. Partendo da queste lastre, che sono rettangolari e misurano circa 3 x 6 metri, si realizzano poi i finestrini e i parabrezza.
In questa fase il vetro riciclato viene mescolato al 30-50% con altri componenti che non provengono da fonti automobilistiche, come sabbia di quarzo, carbonato di sodio e gesso. "Questo progetto pilota è un passo importante verso una produzione sostenibile, che ci permetta di risparmiare risorse ed energia" aggiunge Markus Obdenbusch, Direttore della Produzione allo stabilimento Saint-Gobain di Herzogenrath.
Riciclare per ridurre l’anidride carbonica

“Abbiamo appena iniziato a considerare il vetro come un materiale da riciclare in queste applicazioni, quindi il margine di miglioramento è ampio” conclude Obdenbusch.
Nello stabilimento di Herzogenrath, oltre ai quantitativi relativi al progetto pilota Audi, verranno lavorate altre 30.000 tonnellate di frammenti nei prossimi tre anni, con significativi risparmi in termini di energia ed emissioni di anidride carbonica. Tradotto in un numeri, vuol dire tagliare fino a 75 tonnellate di CO₂ per ogni giornata di lavoro, a cui si aggiunge la sensibile riduzione del consumo di acqua.
Cicli chiusi per le materie prime
Il progetto pilota avrà una durata di un anno, periodo di tempo necessario per verificare la qualità dei materiali, la stabilità delle forniture e i costi dei processi. Se il riciclo del vetro si confermerà un processo vantaggioso, i finestrini prodotti in questo modo saranno integrati nella produzione della Audi Q4 e-tron.
Con questo progetto pilota Audi dimostra ancora una volta come anche le sue aziende partner stiano lavorando per inserire le materie prime in cicli chiusi e intelligenti. L'obiettivo finale è utilizzare i materiali secondari in tutti i casi in cui ciò sia tecnicamente possibile e ragionevole dal punto di vista economico, per ottimizzare la catena del valore e preservare le risorse.
Fonte: AUDI AG
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1