Acqua, sole e vento: fonti rinnovabili per la mobilità sostenibile
Produrre energia sostenibile è la chiave per ridurre l'impatto negativo delle attività umane sull'ambiente. Le fonti rinnovabili sono una risorsa fondamentale, anche per la mobilità elettrica. Quali sono le più efficienti e come vengono utilizzate?
La sostenibilità non riguarda solamente i veicoli, il modo in cui vengono costruiti e come sono utilizzati, ma anche la produzione dell'energia che sarà fondamentale per ridurre l'impatto negativo delle attività umane sull'ambiente. E l’impegno di ŠKODA si somma non solo a quello dell’intera industria automobilistica, ma anche a quello del settore energetico europeo.
Facciamo quindi il punto sulle principali fonti rinnovabili e su come da queste è possibile produrre energia pulita, con il supporto di un esperto, Petr Pavlík, Professore di Ingegneria meccanica all'Università Tecnica di Ostrava, in Repubblica Ceca, secondo cui le principali risorse per generare energia da fonti rinnovabili sono tre: il vento, l'acqua e il sole.
Il vento
Una centrale eolica è composta da turbine eoliche i cui rotori mossi dal vento fanno girare i generatori, che producono elettricità. “Per muovere una turbina eolica è sufficiente poco vento, anche solo a 10 km/h, velocità a cui una centrale elettrica genera circa 25 kW, rispetto ai 2.000 kW massimi per cui è stata progettata” spiega Pavlík.
Dal punto di vista macro-energetico, costruire un parco eolico ha senso in quelle zone dove il vento è relativamente costante e stabile. Il Mar Baltico, per esempio, è un punto ideale: qui la Germania ha installato una capacità eolica di oltre 54.000 MW. “Ci sono anche sorgenti più piccole e locali, come le micro-turbine, ma generano poche centinaia di watt e bastano al massimo per tenere accese le luci in casa” aggiunge Pavlík.
L'acqua
Le centrali idroelettriche sono un altro metodo per generare energia pulita: l'elettricità viene prodotta da generatori collegati a turbine che sono attraversate dall'acqua. La Norvegia è la nazione europea che produce più energia idroelettrica, coprendo così il 99% della propria produzione totale. “L'acqua ha un potenziale energetico enorme ma ha senso costruire centrali idroelettriche solo se si dispone di flussi veramente potenti. Nelle giuste condizioni, l'energia idroelettrica può dare un contributo significativo al settore energetico locale” riprende Pavlík.
In Europa ci sono già alcune località dove si possono costruire nuove centrali idroelettriche senza destabilizzare la natura circostante, ma anche i cosiddetti impianti di pompaggio hanno un buon potenziale. Funzionano pompando l'acqua nei serbatoi ad altitudini elevate durante le ore non di punta e poi rilasciando quest'acqua attraverso le turbine per soddisfare i picchi di domanda energetica.
Il sole
Sempre secondo Pavlík, le centrali fotovoltaiche sono quelle dal futuro più promettente, rispetto alle altre fonti di energia rinnovabili. Un grande vantaggio è che quasi chiunque può installare un pannello solare sul tetto di casa e si possono costruire facilmente anche parchi solari su vari edifici dismessi, sui tetti delle fabbriche o dei parcheggi. "Il solare è stata a lungo la fonte di energia rinnovabile in più rapida crescita in Europa" spiega Pavlík.
Un altro fattore che rende il fotovoltaico così vantaggioso è che richiede una manutenzione minima, poiché i raggi del sole che colpiscono il pannello generano direttamente elettricità. "Ovviamente il pannello funziona solo quando c'è il sole, quindi bisogna stoccare l'energia usando le batterie, oppure riscaldando l'acqua o producendo idrogeno".
Le altre fonti
Esistono anche altri metodi per generare energia rinnovabile, che possono sfruttare le maree e le onde, oppure gli impianti geotermici, ma si tratta di soluzioni geograficamente limitate. Ci sono fonti marginali che possono essere utili su piccola scala, come le microturbine eoliche grandi come un chicco di riso o i generatori termoelettrici che funzionano secondo il principio delle differenze di temperatura.
Di recente si è parlato molto della fusione nucleare che potrebbe rappresentare una svolta fondamentale nell'industria energetica, ma bisogna trovare il modo di padroneggiarla: “I successi ottenuti finora in questo settore sono stati su scala molto ridotta e anche se ogni tanto si parla di grandi progressi, la strada da percorrere è ancora lunga" conclude Pavlík.
La sostenibilità ŠKODA
ŠKODA sta usando sempre più fonti di energia rinnovabile nella propria produzione di auto, riducendo in modo significativo le emissioni di CO2. Dalla fine del 2020 lo stabilimento di Vrchlabí è completamente carbon neutral, mentre gli altri due impianti in Repubblica Ceca lo diventeranno entro il 2030; gli stabilimenti produttivi in India raggiungeranno l'obiettivo nel 2025.
Oltre all’utilizzo di energia rinnovabile, la strategia ŠKODA per la sostenibilità include il riciclo dei rifiuti, l’uso di materiali sostenibili, una gestione oculata delle risorse che consenta risparmi significativi in tal senso e l’implementazione di misure rispettose dell’ambiente a livello di logistica, per esempio l’introduzione di imballaggi riciclabili per il trasporto di parti e componenti. ŠKODA sta anche investendo in modo consistente nel fotovoltaico, che sta gradualmente installando nei propri impianti e nei centri di assistenza. Sui tetti dello ŠKODA Parts Center, il magazzino ricambi centrale, e del relativo edificio logistico è stato installato il più grande impianto fotovoltaico da tetto della Repubblica Ceca, con quasi 6.000 panelli solari. Nello stabilimento indiano di Pune, invece, sono posizionati ben 25.770 moduli fotovoltaici.
Fonte: ŠKODA
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1