Parcheggio autonomo: test all’aeroporto di Amburgo
Le aree urbane presentano le maggiori criticità dal punto di vista della mobilità, e proprio per questo richiedono soluzioni efficienti in tempi rapidi. Ma l’ottimizzazione del flusso del traffico non è il solo aspetto su cui si sta lavorando: anche le operazioni di parcheggio sono sotto la lente d’ingrandimento. Il Gruppo Volkswagen sta testando il parcheggio autonomo presso l’aeroporto di Amburgo.
La sfida più complessa, per la mobilità del futuro, è senza dubbio quella che riguarda la guida autonoma. Per arrivare ai veicoli in grado di destreggiarsi da soli nel traffico sono però fondamentali dei passaggi intermedi, che consentano di verificare in maniera approfondita la tecnologia. Un punto di partenza concreto per il Gruppo Volkswagen è il parcheggio autonomo, attualmente in fase di test all’aeroporto di Amburgo. In Germania, secondo lo studio INRIX 2017, ogni automobilista trascorre mediamente circa 41 ore all’anno alla ricerca di un parcheggio; 44 in Inghilterra, addirittura 107 a New York - dati che parlano da soli e fanno sicuramente riflettere. L’obiettivo del Gruppo Volkswagen è chiaro: restituire questo tempo ai Clienti, lasciando che sia la tecnologia ad assolvere i compiti necessari. In un futuro non troppo lontano, quelli che oggi sono momenti di stress quotidiano come la ricerca di uno spazio per parcheggiare o le manovre complicate saranno solo un ricordo. I veicoli potranno infatti fare tutto da soli e, idealmente, durante la sosta verranno anche ricaricati. Basterà un’app.
Come funziona
L’utente prenota un posto auto presso il parcheggio tramite app. Nel momento in cui arriva all’ingresso della struttura spegne la vettura, scende e sempre via app le “chiede” di parcheggiare, per poi dedicarsi ad altro – nel caso del test all’aeroporto di Amburgo, entra nel Terminal in tutta tranquillità. A quel punto l’auto si rimette in moto e, grazie a una mappa digitale dettagliata della location e ai marcatori visivi presenti all’interno della stessa, si fa strada fino al posto prenotato ed effettua le manovre del caso. Se necessario, inoltre, la vettura può essere anche ricaricata: dialogando via WLAN, il robot di ricarica sa esattamente dove posizionarsi ed effettua le operazioni durante la sosta. Al ritorno, ancora tramite app, l’utente “chiama” l’auto e l’attende all’uscita del parcheggio.
Un’offerta full-service
La visione del Gruppo Volkswagen, però, non si ferma qui – anzi, va molto oltre. Non si tratta solo di effettuare la ricerca del posto auto, le relative manovre e l’eventuale ricarica, ma di integrare una serie di servizi in grado di semplificare ulteriormente la vita quotidiana delle persone: dalla possibilità di far recapitare gli acquisti online direttamente nel bagagliaio grazie al servizio Volkswagen WeDeliver, alla consegna degli abiti puliti da parte della lavanderia, sempre in auto – per citare degli esempi. “La vera sfida è integrare servizi differenti attraverso tecnologie innovative”, afferma Johann Jungwirth, CDO del Gruppo Volkswagen.
Perché proprio ad Amburgo?
La città anseatica è particolarmente sensibile alle tematiche legate alla mobilità del futuro e, più in generale, all’innovazione e proprio grazie a questa attitudine si è rivelata un partner ideale per il Gruppo Volkswagen. La collaborazione è iniziata nel 2016 e che include numerose iniziative. Oltre al progetto pilota sul parcheggio autonomo presso l’aeroporto, entro la fine dell’anno dovrebbero iniziare i test di guida autonoma nelle strade del centro e la sperimentazione del metodo VX2 (Vehicle-to-everything), che consente alle vetture di comunicare direttamente con i semafori per ottimizzare il flusso del traffico. Sempre entro il 2018 MOIA lancerà ad Amburgo il servizio Shuttle-on-Demand utilizzando una flotta di veicoli elettrici, mentre la marca Volkswagen introdurrà il servizio WeDeliver. Sul fronte dei veicoli commerciali, dal 2019 MAN sperimenterà l’utilizzo di camion autonomi al porto e su alcuni tratti autostradali nei pressi della città anseatica.
Fonte: Volkswagen AG