MIRCO, un ulteriore passo avanti per la produzione efficiente
Per il Gruppo Volkswagen la collaborazione tra robot e umani è sempre più rilevante. L'obiettivo principale è incrementare l'efficienza e l'ergonomia nella produzione.
MIRCO (acronimo che sta per “Mobile Intelligence Robotic COworker”) è un robot intelligente e persino amichevole. Saluta i colleghi con il suo braccio meccanico… ma solo per fare scena. In realtà, la sua missione è molto più tecnica e specifica: nel prossimo futuro, MIRCO dovrà supportare i tecnici sulla linea di montaggio seguendo le loro istruzioni. Potrà trasportare componenti e consegnarli, insieme agli appositi strumenti, grazie alle sue braccia e mani sensibili. Le funzionalità di MIRCO sono uniche nel loro genere, perché gli consentono di compiere sia i movimenti “grossolani”, sia quelli più raffinati interpretando i comandi gestuali in maniera corretta e mantenendosi a debita distanza dai colleghi in carne ed ossa sulla linea di produzione. Può maneggiare componenti che pesano fino a 5 kg e imbullonarli con grande precisione, utilizzando le sue mani robuste e allo stesso tempo delicate. E se lo spazio di lavoro si restringe, rallenta i movimenti per mantenere un elevato livello di sicurezza. Tutto ciò è reso possibile dai cinque computer e dalle molte telecamere posizionate dentro e sopra il corpo di MIRCO.

L'obiettivo del Gruppo Volkswagen è rendere la produzione sempre più efficiente ed ergonomica, con evidenti vantaggi sia per i clienti, sia per i collaboratori. E per raggiungerlo sta implementando intelligenza artificiale, robotica e Internet of Things nella produzione, rafforzando le competenze IT e “spingendo” la digitalizzazione all’interno del proprio network globale. Inoltre, un team internazionale e interdisciplinare che lavora nello Smart Production:Lab di Wolfsburg è dedicato allo sviluppo di software e sistemi di intelligenza artificiale per gli stabilimenti di domani. Integrare il know-how IT e le competenze ingegneristiche è fondamentale, ecco perché il team passa molto tempo direttamente sulla linea produttiva, per comprendere le effettive necessità e sviluppare poi soluzioni software davvero efficaci.
MIRCO a parte, l’intelligenza artificiale trova diverse altre applicazioni - ad esempio, nelle aree di ricevimento. Gli esperti IT dello Smart Production:Lab stanno sviluppando una piattaforma di telecamere connessa con il cloud del Gruppo Volkswagen, a cui si possono collegare dispositivi di diverso tipo, come scanner termici, sistemi per il riconoscimento degli oggetti o telecamere industriali. L’elaborazione delle immagini è basata proprio sull'intelligenza artificiale, che consente per esempio la codifica dei codici a barre per i componenti in consegna o il riconoscimento facciale per la sorveglianza di aree sensibili – il tutto, grazie a un’unica soluzione software.
Un’ulteriore dimostrazione concreta sono i sistemi di trasporto autonomo (DTS, driverless transport systems) utilizzati in molti stabilimenti del Gruppo, dove spostano componenti e accessori da una parte all'altra dell'impianto in maniera precisa e puntuale. Il prossimo passo? Implementare un sistema di guida digitale, attualmente in fase di sviluppo, che possa gestire tutti i veicoli in tempo reale. Così che, se uno dei mezzi dovesse avere un qualsiasi problema (dovuto a un malfunzionamento o a un fattore esterno), gli altri mezzi possano essere ri-sincronizzati in pochi secondi. Tra le applicazioni IT particolarmente preziose che vedono la luce nello Smart Production:Lab, una riguarda la cosiddetta “manutenzione predittiva” e utilizza un software capace di monitorare coppia, pressione e altri parametri di una macchina incollatrice per avere una prognosi tempestiva di eventuali guasti. In questo modo è possibile contenere i costi e mantenere fluido il flusso di lavoro nello stabilimento.
Fonte: Volkswagen AG