Test specifici e accurati per l'elettronica sempre più complessa delle auto
L’elettronica delle auto è sempre più complessa. Per garantire che tutti i sistemi funzionino a dovere, in ŠKODA si eseguono test specifici in banchi prova appositi.
Negli ultimi anni, il numero di centraline, sensori e dispositivi elettronici presenti nei veicoli è cresciuto in modo significativo. Dal 2005 a oggi si è passati da una media di 20 unità di controllo a una media di 80, ma il numero specifico dipende dalla configurazione dell'auto. Attualmente, la ŠKODA ENYAQ iV e la ŠKODA ENYAQ COUPÉ iV sono i veicoli del brand con il maggior numero di dispositivi elettronici, unità di controllo e sensori.
Le possibili combinazioni tra le centraline sono così tante che è impossibile testarle nei normali prototipi. Inoltre, prima che questi ultimi comincino i test, gli sviluppatori devono assicurarsi che le funzioni di base controllate dall'elettronica, compresi i freni, lavorino a dovere. Per questo il dipartimento di Sviluppo Tecnico ŠKODA, in collaborazione con Digiteq Automotive, usa banchi prova specifici.
Due tipi di test
Questi banchi si chiamano HiL (Hardware-in-the-Loop) e breadboard. Il primo serve a testare le funzionalità create dalle unità di controllo mentre il secondo verifica la comunicazione dei dati tra le unità di controllo. Le condizioni di prova possono sembrare sostanzialmente le stesse, poiché in queste stazioni di lavoro tutta l'elettronica (a bassa tensione) dell'auto è montata su telai. Le centraline sono collegate tramite appositi cablaggi a delle “sonde” che monitorano comunicazioni e dati ma possono anche inviare segnali che simulino determinati comandi e funzioni oppure creare volontariamente degli errori.
"Testiamo non solo se le unità di controllo comunicano tra loro come dovrebbero, ma anche come si comporteranno in caso di situazioni impreviste, guasti o malfunzionamenti" spiega Lukáš Zavadil del reparto Test Management and Integration Tests Midsize/MEB.
La fase di collaudo
Il collaudo di un'auto in fase di sviluppo inizia ancor prima della realizzazione dei prototipi e aumenta gradualmente in intensità e portata. “Iniziamo con i test di base che riguardano il motore e man mano che lo sviluppo della vettura procede, aggiungiamo gradualmente i test delle funzioni di comfort e dei sistemi di assistenza fino ai test completi. Prima di costruire le prime auto di pre-produzione, verifichiamo la completa funzionalità dell'auto" prosegue Zavadil.
Attualmente, i test proseguono fino al lancio dell'auto sul mercato. “Questo perché bisogna verificare anche l'integrazione dei servizi online. E il software per il controllo da remoto delle funzioni dell'auto, tramite uno smartphone o web, viene spesso sviluppato continuamente fino a quando iniziano le vendite" aggiunge Zavadil.
Sviluppo continuo
Il programma di test di un'auto durante la fase di sviluppo richiede circa due anni. In questo lasso di tempo vengono completati migliaia di test, automatizzati ma anche manuali. “Abbiamo robot che premono pulsanti e simuliamo alcuni comandi, ma vogliamo comunque mantenere l'interazione umana. Collaboriamo anche con Digiteq Automotive su queste attività” riprende Zavadil.
Durante il processo di test, il software dei controller viene gradualmente migliorato e vengono testate centinaia di configurazioni. Per rispettare i tempi si usano un HiL e due breadboard per ogni progetto; le breadboard diventano tre per un'auto elettrica come l'ENYAQ iV.
Nulla è lasciato al caso
“Testiamo anche cose apparentemente ovvie come la funzionalità degli indicatori di direzione che, oggi, interagiscono con sei-otto centraline. Queste devono concordare tra loro in ogni situazione in cui è necessario attivare gli indicatori di direzione" sottolinea Zavadil.
Normalmente è il conducente ad azionarli, ma in altri casi si attivano automaticamente, per esempio in caso di una frenata brusca o negli arresti di emergenza automatici. “Per quanto riguarda i fari, stiamo testando l'integrazione di diverse funzioni di base, per esempio il fatto che non si accendano quando non serve" conclude Zavadil.
Fonte: ŠKODA
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1