Idee creative al servizio dell'innovazione: l’Audi Think Tank
Nel cuore di Berlino un team di menti innovative lavora alla mobilità premium del futuro.
Creatività, flessibilità e agilità di pensiero. È ciò che serve per lavorare all'Audi Think Tank, l'innovation lab di Berlino dove si sviluppano e implementano modelli di business digitali pensati per la mobilità premium del prossimo futuro. Si trova all'interno di uno spazio di co-working condiviso con altre start-up: un ambiente particolarmente dinamico, sviluppato su una superficie di 14.000 metri quadrati divisi su cinque piani, in cui molte menti brillanti lavorano sulle proprie idee.
La location, il team, il metodo di lavoro, l’obiettivo e i contatti: questi sono gli elementi chiave per il successo dell’Audi Think Tank. Come sempre, in queste situazioni, tutte le variabili possono cambiare portando a risultati ogni volta differenti. Il team è composto da un manager e altre sei persone coinvolte nel progetto sin dall'inizio. A loro si aggiungono 15 collaboratori Audi - letteralmente immersi nell'ecosistema di Berlino - che ruotano ogni sei mesi, perché come dice Anna Trunk, che all'interno della squadra è responsabile delle strategie e delle relazioni, “il talento non ha limiti e una struttura alternativa, fatta di persone provenienti da diversi settori e con differenti livelli gerarchici garantisce la massima varietà di competenze e connessioni e contribuisce significativamente alla trasformazione culturale”.
Flessibilità, interdisciplinarità e massima concentrazione sui progetti sono le basi per dar vita a un ambiente creativo, in cui tutti (anche chi partecipa solo per pochi mesi) beneficiano di una forte rete di relazioni che va oltre quella del team originario e che continua a crescere. Il lavoro è suddiviso tra quattro squadre, senza gerarchie ma con molte responsabilità individuali riguardo ai singoli modelli di business, focalizzati su settori differenti.
L'obiettivo da raggiungere entro sei mesi è avere un progetto interessante, efficiente e realizzabile, che dopo una fase di sviluppo iniziale possa essere trasferito dal Think Tank all'interno dell'azienda, oppure portato avanti con uno spin-off. Le idee ritenute non adeguate vengono bloccate, soprattutto se il vantaggio per il cliente non è ben evidente: si impara sempre dagli errori e in ogni caso si agisce rapidamente, per lasciare spazio a nuovi progetti.
Far parte dell'Audi Think Tank vuol dire anche andare oltre il co-working e passare al co-living, visto che i partecipanti vivono in un appartamento condiviso con altri colleghi, per staccarsi dalle proprie abitudini e stimolare la creatività.
Rideguide è uno dei servizi digitali sviluppati dall'Audi Think Tank, espressamente dedicato ai turisti. “A Berlino ci sono più di 4.500 ristoranti, 360 attrazioni turistiche e 190 bar e sceglierne uno può essere complicato per chi non conosce la città” spiegano alcuni componenti del team che ha lavorato sul servizio. L'utente crea un profilo o accede tramite i propri account social, e può anche scegliere un personaggio famoso con cui visitare la città – un esempio pratico è David Bowie, per un tour che avrà come tema la musica. Dopodiché può indicare le fasce orarie preferite e alcune destinazioni specifiche: a quel punto Rideguide propone un itinerario in linea con le preferenze dell'utente. Le varie mete si possono cancellare o aggiungere manualmente, e l'app aggiorna il percorso di conseguenza.
Il prossimo passo sarà connettere questi percorsi personalizzati con altre forme di mobilità e mezzi diversi. Uno di questi è l’eKickboard, un monopattino elettrico messo a punto da Audi per coprire le esigenze relative al primo e all'ultimo chilometro di spostamento, ovvero quelle tipiche dei pendolari che per esempio si spostano in treno, ma prima devono raggiungere la stazione e poi il posto di lavoro.
Fonte: AUDI Blog