ŠKODA è fortemente impegnata nello sviluppo della mobilità elettrica. Ecco come si lavora all'interno del team High Voltage Vehicle Power System, che si occupa della realizzazione e ottimizzazione di batterie, sistemi di ricarica e infrastrutture per le auto a zero emissioni del brand.
Il team High Voltage Vehicle Power System di ŠKODA è composto da collaboratori che arrivano da diversi paesi. L'apporto di conoscenze e competenze provenienti da culture differenti è fondamentale nello sviluppo di una mobilità elettrica sostenibile e innovativa.
“I nuovi colleghi sono sempre i benvenuti. Se credono nella mobilità elettrica, sono meticolosi e hanno senso dell'umorismo, si troveranno benissimo” racconta Catherine Oppenheimer, una dei membri del team.
Ingegneria elettronica e passione
Catherine è un ingegnere elettrico ed è un'appassionata di auto. “Non riesco a immaginare un momento migliore in cui lavorare, visto che questi settori stanno convergendo. Mi sposto solo in elettrico e al lavoro il mio focus è sulle batterie per auto 100% elettriche e ibride plug-in: una fonte di energia elettrochimica decisamente affascinante e un'opportunità per fare ricerca e innovazione”.
L’entusiasmo la accomuna al collega Filip Jiran: “Quando studiavo alla Facoltà di Ingegneria Elettrica dell'Università Tecnica Ceca, già sapevo che avrei lavorato in questo settore; ora sono responsabile della tecnologia mild hybrid di ŠKODA e il mio obiettivo è che sia perfettamente funzionante, completamente testata e pronta per la produzione. E ciò significa lavorare con un'ampia gamma di informazioni e sistemi diversi”.
Dagli elicotteri alle auto elettriche
“Lavoro da tre anni nello sviluppo tecnico ŠKODA, occupandomi di tutto ciò che riguarda la ricarica, in particolare le diverse funzionalità e la comunicazione con le stazioni di ricarica. In precedenza mi sono occupato di elicotteri senza pilota e di cablaggi nei velivoli: esperienze che mi hanno formato dal punto di vista della meticolosità necessaria per garantire l'affidabilità e la sicurezza degli impianti elettrici, e che continuo ad applicare nelle mie attività quotidiane. La precisione è fondamentale qui in ŠKODA e nell’intero Gruppo Volkswagen” racconta Michal Hora.
Background differente per un altro membro del team, Petr Zlatník: “Sono un ingegnere elettrico e dopo aver lavorato allo sviluppo delle radio, sono entrato in ŠKODA nel 2007, perché mi incuriosiva il processo di ricarica delle auto elettriche. In generale, trovo tutta l'innovazione che caratterizza la mobilità elettrica molto allettante”.
Sfide quotidiane per l’e-mobilityRendere un'auto funzionale richiede un processo di collaborazione complesso, che coinvolge reparti e fornitori diversi. La comunicazione tra un veicolo elettrico e il dispositivo per la ricarica è un ottimo esempio. Il team High Voltage Vehicle Power System di ŠKODA si occupa di tantissimi aspetti: dalla realizzazione dei primi prototipi alla compatibilità elettromagnetica, dall'integrazione dei componenti ai crash test, dalle prove di durata, che includono anche la simulazione di temperature estreme, fino all'approvazione di componenti per la produzione in serie. |

Convincere gli scettici della mobilità elettrica
“Sono molto orgoglioso di essere riuscito a spiegare ad alcuni irriducibili oppositori della mobilità elettrica quanto siano sicure le auto a batteria. Molti del nostro team hanno comprato modelli elettrici ŠKODA iV non appena sono stati disponibili, ma ci sono alcune persone che sono contrarie a priori e questo rende difficile il nostro lavoro. Ma io non cedo al pessimismo, la mia opinione è basata su quello che vedo tutti i giorni nel nostro reparto. Non voglio imporre niente a nessuno, ma quello che dico a tutti è di provare a guidare una ŠKODA iV per capire meglio” racconta Michal. Gli fa eco Catherine: “Ogni volta che un'auto o una soluzione che abbiamo sviluppato arrivano alla produzione è un momento fantastico, perché un'idea si trasforma in un prodotto disponibile per tutti”.
Risolvere i problemi per la diffusione della mobilità elettrica“Mi ha sorpreso il fatto che i problemi che normalmente sono considerati ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica, vengano quasi sempre risolti con molto anticipo, anche se il processo di adattamento può richiedere del tempo” prosegue Petr. “Mi occupo dei gestori delle stazioni di ricarica pubbliche, dei produttori di caricatori domestici e dei sistemi di gestione dell'energia per gli edifici”, settori che diventano sempre più importanti man mano che aumenta la richiesta di energia e la tecnologia in uso nei veicoli è già pronta per essere implementata in altre aree. “È necessario lavorare continuamente per sviluppare l'infrastruttura con largo anticipo, perché gli utenti hanno bisogno di fonti di elettricità indipendentemente dall'industria automotive”. |

Piacere di guida e collettività
“Guidare quotidianamente un'auto elettrica è davvero piacevole e la realtà ha superato anche le mie più rosee aspettative. Inoltre, mi piace molto l'idea che la mobilità elettrica contribuisca alla gestione energetica della rete pubblica. Con un controllo dinamico intelligente, le auto elettriche possono diventare parte integrante dell'infrastruttura pubblica, aumentandone l'efficienza e permettendo di usare di più le fonti rinnovabili” aggiunge Michal.
“Il passaggio alle auto elettriche sarà graduale e la rete si adeguerà di conseguenza, senza contare che ci sarà sempre meno bisogno di trasportare il carburante alle stazioni di servizio. Mi sembra un'evoluzione naturale, ma mi rendo conto che dieci anni fa, quando la tecnologia non era a un livello così alto, forse avrei detto che la mobilità elettrica era rivolta a una nicchia di persone. Ma non è più così”.
Nuovi elettrodomestici“Negli ultimi trent'anni gli elettrodomestici sono diventati molto più efficienti e ora ne stanno comparendo di nuovi, cioè le automobili, che con le loro possibilità di ricarica intelligente saranno anche una risorsa per la rete” spiega Petr. “Quando le lavastoviglie sono entrate in ogni casa o, più in generale, quando si costruisce un nuovo complesso residenziale, nessuno si preoccupa della stabilità della rete, perché tutti ci sono abituati. Alla fine un'auto elettrica è solo un dispositivo in più” aggiunge Catherine. |

La collaborazione con le Università
Il team High Voltage Vehicle Power System di ŠKODA collabora anche con le università: “Gli studenti appassionati che stanno studiando argomenti correlati con il nostro lavoro sono i benvenuti. Cerchiamo di sostenerli nel migliore dei modi e spesso sono fonte di ispirazione anche per noi. Il collegamento con le Università ci permette di scambiare conoscenze ed esperienze, andando letteralmente a completare in maniera reciproca la teoria e la pratica” continua Catherine.
Il suo collega Petr entra più nel dettaglio: “Supervisioniamo le tesi di laurea che riguardano la mobilità elettrica, perché vogliamo aiutare i giovani professionisti a crescere e siamo felici di vedere l'interesse dei giovani per questo settore. Entrare in contatto con loro ci dà energia, per questo ci piace anche visitare le Università e incoraggiarli a partecipare ai nostri programmi”.
Fonte: ŠKODA
VGI | U.O. Responsabile: VP | Data di creazione: data dell’articolo | Classe 9.1